Palermo, Borsellino: una famiglia spaccata in nome dell'antimafia

Salvatore Borsellino contro tutti. La storia dell’antimafia spaccata

Commenti

    Premesso che sono tutti rispettabili e bravissime persone, però una cosa, persona ed eroe straordinario è Paolo Borsellino altra cosa la sua pur ottima famiglia. Lo stesso deve dirsi per lo straordinario eroe Giovanni Falcone, altra cosa la sua pur ottima famiglia. Per non parlare poi degli estranei che strumentalizzano Falcone e Borsellino. Penso che come la saguto ce ne siano tante e tanti nascosti tra chi è in prima fila alle manifestazioni. L’antimafia deve partire da Falcone e Borsellino ma deve avere un valore in se, e l’unità, pur nelle inevitabili differenze, è un valore fondamentale dell’ antimafia e in generale della lotta al malaffare, altrimenti si fa il gioco del nemico.

    Salvatore Borsellino ha pienamente ragione noi siamo con lui .

    L’Antimafia si divide ogni parte concorre sull’altra per conquistare visibilità. Ogni anniversario delle stragi non dovrebbero essere distratta da altre manifestazioni per evitare di sminuirsi reciprocamente.. In ogni caso non si è giunto alla verità. Pezzi di Stato e magistratura sono Stati compromessi. Siamo in un Paese in cui la corruzione è dilagante nel cuore dello Stato. Di verità pilotate e condizionate. Chi ha torto o ragione non si scoprirà mai. Qualcuno conosce la verità. È come tutte le altre stragi c’è sempre qualcuno che nasconde.

    Salvatore Borsellino , a differenza di Maria Falcone (ma anche dei figli di Paolo Borsellino) è, purtroppo, espressione di un movimento antimafia che fa più male che bene alla genuina conoscenza, da parte della gente, delle dinamiche e vicende storiche che portarono all’omicidio di Paolo Borsellino. E’ espressione di una antimafia impregnata di una cultura del sospetto (che, come ricordava Falcone, è l’anticamera del khomeinismo, non della verità) che sovente straborda nel complottismo puro e quindi nelle teorie cervellotiche. Una cultura venefica che in sede giudiziaria ha prodotto processi assurdi come quelli nei confronti di Mario Mori (il c.d. processo Trattativa su tutti), eroe cristallino della lotta alla criminalità organizzata, che, se fosse morto ai tempi in cui i mafiosi usavano i metodi dei Narcos sudamericani, oggi sarebbe celebrato come Falcone e Borsellino. E’ tutto molto triste. Soprattutto perchè ad essere coinvolto è, appunto, il fratello di Paolo Borsellino.

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