PALERMO – Era un continuo discutere di soldi a Porta Nuova. Se ne parlava nelle case degli indagati a piede libero ma che presto sarebbero stati arrestati. In quella dove Angelo Costa era detenuto ai domiciliari nel Nord Italia. Nel covo dove Giuseppe Auteri trascorreva la latitanza. Ed anche in carcere dove il boss Calogero Lo Presti, e non solo lui, aveva a disposizione un cellulare.
A casa della suocera di Angelo Costa i carabinieri del Nucleo investigativo hanno trovato 315 mila euro in contanti. Soldi della droga, secondo la Procura della Repubblica. Costa, infatti, avrebbe fatto parte dell’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti in società con Nicolò Di Michele e, appunto, Lo Presti.
Quest’ultimo discuteva spesso al telefono con Auteri, che chiamava “figlio”, grazie all’intermediazione di Costa. Dietro i loro rapporti c’è un intreccio familiare. Costa e Di Michele hanno sposato due sorelle, nipoti di Calogero Lo Presti.
I mafiosi organizzavano la rete di spaccio che si estendeva da Porta Nuova fino al confine del rione Noce. Fornivano le piazze e controllavano che venissero rispettate le regole. Prima fra tutte: la consegna dei soldi ai parenti dei detenuti.
Ne riceveva parecchi Agata Ruvolo, la moglie di Lo Presti che intercettato ha fatto capire che il denaro arrivava da Stefano Comandè o da Costa. Mille e 500 euro, mille euro, somme imprecisate: nelle intercettazioni il tema della consegna dei soldi fa spesso capolino.
“Il marito di Angela è quello che…”, diceva Lo Presti alla moglie. “Angelo non glieli dà a lei… non glieli dà sempre Angelo?”, aggiungeva spiegando che entrambe le nipoti potevano contare sul denaro di Costa. Così come Ruvolo: “A te Angelo ti ha fatto la fotografia, non è che te l’ha fatto un’altro…”. Ci sono stati momenti di tensione. Una volta Agata Lo Presti, moglie di Di Michele, avrebbe battuto cassa con veemenza. Pretendeva più soldi e avrebbe cercato di fare valere il peso mafioso del nonno Calogero.
Perché i militari sono andati a casa della suocera di Costa, Francesca Tantillo? Agata Lo Presti in una intercettazione raccontava di avere prelevato nella cassaforte dell’abitazione in via Carmelo Trasselli quanto serviva per comprare gli occhiali alla sorella Angela, moglie di Costa. Il nonno Calogero si chiedeva come mai la nipote non avesse a disposizione la liquidità necessaria.
Agata Ruvolo rispondeva che era più prudente così, lasciare i soldi nella cassaforte della madre, in caso di perquisizioni. Non aveva torto, solo che i carabinieri hanno trovato i soldi anche dove loro credevano di essere al riparo dai controlli. Tanti soldi: 315 mila euro in contanti.
Sono finiti sotto sequestro assieme ad un appartamento in vale Strasburgo di proprietà del boss detenuto Gregorio Di Giovanni, e le ville a Carini di Filippo Maniscalco e Roberta Presti dove quest’ultima avrebbe organizzato una festa di compleanno con un ospite speciale: l’allora latitante Giuseppe Auteri, che arrivò all’improvviso e commosse tutti.

