Palermo, 17 nuovi indagati per droga. Perquisizioni allo Zen

Droga, 17 indagati. Perquisizioni allo Zen. Le prove su Telegram e Facebook

Il filone investigativo seguito dagli inquirenti

PALERMO – I carabinieri hanno bussato alla porta di diciassette indagati per perquisire abitazioni e magazzini. C’è un’inchiesta per un grosso giro di droga alla Zen. L’organizzazione avrebbe fatto capo ai fratelli Nunzio e Domenico Serio, coinvolti nel blitz dei 181 delle scorso settimane.

Il filone investigativo è ancora aperto. In parte è stato svelato dall’inchiesta che avrebbe fatto emergere il ruolo mafioso dei fratelli Serio nel mandamento di San Lorenzo-Tommaso Natale che ingloba anche i padiglioni dello Zen.

Agesia di Siracusa, Fausto Coppi e Costante Girardengo sono i nomi delle strade dove abita la gran parte degli indagati. Tra di loro ci sono altri arrestati nella stessa operazione che ha coinvolto i Serio: Salvatore Lombardo, Francesco Stagno, Poalo Lo Iacono e Antonino Mazza.

Tutti gli altri sono invece a piede libero. Compreso padri, madri, figli e nipoti che avrebbero lavorato nella piazza dello spaccio, una delle più attive della città dove si vende cocaina, hashish e marijuana. Le perquisizioni, disposte dal pubblico ministero Andrea Fusco, si sono spinte fino a Carini e Capaci.

Sono stati sequestrati cellulari e computer. Gli investigatori analizzeranno la memoria dei dispositivi. Cercano riscontri nelle chat WhatsApp, Messenger, Telegram e nei profili Facebook degli indagati dove ci sarebbero le prove di “acquisto, vendita, trasporto e cessione di ingenti quantitavi di droga”.

Dopo l’arresto dei Serio è stato un susseguirsi di episodi violenti. Gli equilibri sono saltati.


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