PALERMO – Non ci sono i fondi, la Città Metropolitana non può anticiparli e gli studenti con disabilità, dal primo ottobre, a Palermo, non potranno più usufruire dei servizi pubblici d’integrazione scolastica a loro rivolti. A darne avviso è la stessa Città Metropolitana di Palermo che ha inviato una nota a tutti i dirigenti scolastici degli istituti superiori di secondo grado di Palermo e Provincia.
La nota ai dirigenti
“Nonostante la Città Metropolitana abbia provveduto a sollecitare la Regione Siciliana per l’erogazione di ulteriori fondi da assegnare per l’anno scolastico 2024-2025 per il mantenimento dei servizi di autonomia, comunicazione e trasporto – si legge nella nota – si comunica che ad oggi purtroppo non risulta pervenuto alcun riscontro”.
“Pertanto, in considerazione delle indisponibilità finanziarie della Città Metropolitana ad anticipare i fondi necessari e in assenza di nuove ulteriori assegnazione di risorse da parte della Regione, spiace comunicare che a far data dal 1 ottobre i servizi sovraesposti non potranno più essere erogati, in favore dei soggetti con disabilità frequentanti gli Istituti Superiori della Città Metropolitana di Palermo”.
“Verrà data opportuna e tempestiva comunicazione – scrive la Direzione per lo Sviluppo Economico ed i Servizi Sociali del comune di Palermo – qualora la Regione Siciliana, nei prossimi giorni, provvedesse allo stanziamento necessario”.
Uiltemp: “Auspichiamo vengano stanziati i fondi”
“Il capitolo della disabilità in Sicilia per gli assistenti all’autonomia, alla comunicazione e al trasporto, ad oggi, è stato ridimensionato da 33 a 30 milioni di euro”, spiega Angelo Barranca, segretario della Uiltemp. “A causa anche degli aumenti contrattuali, questi fondi non sono risultati bastevoli per garantire il servizio, almeno non per tutta la durata dell’anno solare”. “A partire da gennaio, col nuovo anno economico, i soldi comunque arriveranno – rassicura Barranca – e si potrà ripartire col servizio”.
“Come sindacato ci siamo complimentati con la Città Metropolitana per essere riuscita a far ripartire le scuole nonostante il decreto sia arrivato il 9 settembre – aggiunge il segretario -. Auspichiamo che non ci sia insensibilità da parte della Regione e che vengano stanziati i fondi necessari affinché non si interrompa questo servizio cosi importante per i bambini fragili”.
Varrica (M5s): “Presentata interrogazione”
“Ho depositato interrogazione al Governo regionale per chiedere di intervenire tempestivamente ed evitare l’interruzione del servizio”, svela il deputato regionale del M5s, Adriano Varrica. “Mi vergogno che, dopo pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, venga meno il diritto allo studio per migliaia di studenti con fragilità. Tutto era ampiamente prevedibile – conclude il deputato – e questo fa veramente rabbia.”