Il maresciallo Lombardo, l'ipotesi omicidio, le nuove richieste

Il maresciallo Lombardo, l’ipotesi omicidio, le nuove richieste

"Non è stato suicidio". Cosa chiedono i familiari

PALERMO – Accedere alla caserma dei carabinieri per eseguire dei rilievi. È la richiesta avanzata dall’avvocato Salvatore Traina, difensore di fiducia dei familiari del maresciallo Antonino Lombardo, ai vertice dell’Arma dei carabinieri e al ministro della Difesa Guido Crosetto.

Il suicidio non convince i familiari

Lombardo si suicidò – questo è stato finora l’esito delle inchieste – all’interno della caserma intitolata a Carlo Alberto Dalla Chiesa che ospita, a Palermo, la legione dei carabinieri Sicilia. Era il 4 marzo

I familiari hanno sempre escluso che il maresciallo si sia tolto la vita. Nei mesi scorsi hanno presentato un esposto in Procura. Ipotizzano l’omicidio sulla base di tre consulenze in cui i periti sostengono che la traiettoria del colpo di pistola mortale non è compatibile con quella del suicidio, che l’arma usata non era la pistola di ordinanza del carabiniere e che la lettera di addio ritrovata in auto non sia stata scritta da Lombardo.

La richiesta del legale

L’avvocato Traina chiede di potere accedere nel locali della caserma per “prendere visione dei luoghi, eseguire rilievi tecnici, grafici, planimetrici fotografici ed audiovisivi, nonché al fine di assumere informazioni dai militari dell’Arma in servizio all’epoca dei fatta”.

“Ristabilire la verità, difendere la memoria del maresciallo Lombardo, condannare di chi si sia macchiato di fatti così gravi, tutelare la propria immagine”: sono gli obiettivi dichiarati dal difensore che ha anche chiesto la riesumazione della salma del maresciallo.

Lombardo aveva agganciato una serie di fonti, compreso don Tano Badalamenti, capomafia di Cinisi e boss della cupola di Cosa Nostra.

Dopo avere dato un contributo fondamentale all’arresto di Totò Riina il maresciallo avrebbe dovuto recarsi negli Usa per portare in Italia Badalamenti. Non come collaboratore di giustizia, ma come persona informata sui fatti. E tra i fatti c’erano i rapporti fra i corleonesi e rappresentanti delle istituzioni. La missione americana di Lombardo fu annullata. Dietro questa scelta, secondo il legale, ci sarebbe la chiave del delitto.


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