PALERMO – Il marito tradito è stato assolto, mentre l’uomo con cui la moglie ebbe un flirt è stato condannato per averlo aiutato. Storia strana quella affrontata nel processo davanti al giudice per l’udienza preliminare Nicola Aiello.
Marzo 2012. Nel cuore della notte una macchina sfonda il portone di ingresso di una casa nel rione Zisa. Non è un incidente, chi è al voltante della Fiat Tipo ha deciso deliberatamente di pigiare sul pedale dell’acceleratore per vendicarsi dell’uomo con cui la moglie ha avuto una relazione extraconiugale. È pure entrato a casa con pessime intenzioni. E così finisce sotto accusa per violazione di domicilio.
Il quarantenne, però, viene assolto. Decisivo è il fatto che l’autore del danneggiamento e la compagna (a sua volta tradita) hanno deciso di ritirare la denuncia in cui accusavano l’imputato. “Si è rotto il portone di casa”, disse la donna. “Non ho visto nulla”, ha aggiunto il compagno. Tutto finito? Per niente. Visto che il tribunale trasmise gli atti alla Procura affinché li incriminasse per falsa testimonianza.
Risultato: sono stati entrambi oggi condannati dal gup Nicola Aiello a dieci mesi e venti giorni ciascuno di carcere per falsa testimonianza.