Palermo, Motorizzazione: tangenti nascoste nelle carpette

Palermo, Motorizzazione: tangenti nascoste nelle carpette

Un vorticoso giro di pratiche. Uno dei funzionari era stato arrestato, assolto e risarcito

PALERMO – Cento, 200, 300 euro. Le mazzette alla Motorizzazione di via Onorato, a Palermo, erano nascoste all’interno delle carpette delle pratiche.

La stagione Covid avrebbe finito per agevolare il sistema corruttivo. La circolare della direzione aveva stabilito che non ci dovessero essere contatti con il pubblico. La consegna dei documenti e il ritiro avveniva usando delle carpette consegnate al punto desk.

Gli indagati non avevano fatto i conti con le telecamere piazzate dagli investigatori su ordine della Procura della Repubblica di Palermo. La scena si è ripetuta decine di volte. Il funzionario, sono otto quelli arrestati nel blitz della Polstrada, apriva la carpetta, prendeva la busta e la nascondeva nella tasca dei pantaloni o della giacca. Secondo l’accusa, erano tangenti.

Uno degli uomini chiave dell’indagine coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis è Luigi Costa, che ha dei precedenti penali specifici tanto che gli viene contestata la recidiva.

Nel 2013 era stato arrestato per un giro di riciclaggio di auto di lusso importate dalla Romania. L’inchiesta era partita da Ancona. I mezzi rubati, giunti a Palermo, venivano ripuliti con nuovi documenti. Costa fu però assolto nel 2016 e risarcito per ingiusta detenzione. Nella sua fedina penale c’è un patteggiamento ad un anno e tre mesi per episodi analoghi.

Il funzionario dopo l’assoluzione era stato spostato all’assessorato regionali ai Trasporti. Dopo qualche tempo è tornato alla Motorizzazione.

“Vabbè ci sono telecamere dentro… microspie… audio video… già ci è bastato la prima volta… abbiamo già dato dobbiamo stare attenti noi altri nella macchina non parlare capito?”, diceva un anno e mezzo fa.

A casa sua la polizia ha trovato 590 mila euro in contanti in più punti dell’abitazione. Una grossa somma di denaro sulla cui provenienza adesso si indaga. Niente a che vedere con il livello di cifre che avrebbero incassato i funzionari corrotti.

Sono centinaia le pratiche considerate illecite. Reimmatricolazioni di auto estere, carte di circolazione, passaggi di proprietà, nuove destinazioni d’uso, collaudi di impianti a gas: pagando una tangente le pratiche non avrebbero conosciuto intoppi.


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