Palermo: nel centrodestra corte a Meloni, Catania 'bacchetta' Miceli

Palermo: nel centrodestra corte a Meloni, designato il vicesindaco

Le grandi manovre per Palazzo delle Aquile. Samonà in ticket con Cascio.
PALERMO 2022
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Tre voci del centrodestra a virgolette spente. Uno dice: l’accordo del centrodestra sul sindaco di Palermo con Fratelli d’Italia non si farà mai, non esiste. Il secondo aggiunge: si sta lavorando per mettere dentro anche i meloniani e abbiamo buone speranze di novità nelle prossime quarantotto ore. Il terzo sintetizza: Fdi è su Musumeci e da lì non si smuove. Giorgia Meloni è una persona che rispetta la parola data, dunque, se non c’è la garanzia della riconferma di Nello Musumeci a Palazzo d’Orleans, Carolina Varchi resta candidata… Ecco la trama con i possibili svolgimenti. L’unica certezza è che sono davvero ore decisive. La coalizione clamorosamente in ritardo sul centrosinistra ha necessità di partire con la campagna elettorale, con le idee chiare, così stando le cose o diversamente.

Palermo e il destino di Musumeci

Come abbiamo raccontato fin dall’inizio, la sfida per Palazzo delle Aquile è inestricabilmente intrecciata con quella per Palazzo d’Orleans. Nello Musumeci ha chiarito in tutte le salse che vuole ricandidarsi. Questione politica e questione di principio. Il presidente ritiene di avere bene operato, nelle condizioni date, e di potere contare su un credito di consenso. Essendo un uomo dal carattere fermo (ostico, secondo altre interpretazioni) non accetterà mai di abbandonare il campo, dopo avere lanciato il guanto della rielezione. Il ticket Forza Italia-Lega, raggiunto sul nome del forzista Francesco Cascio, con un vicesindaco salviniano da definire – Samonà, Anello, Gelarda, Tardino, Caronia i sussurrati papabili con il primo in pole (leggi aggiornamento finale) potrebbe ricevere la benedizione dei meloniani, purché questo si traducesse in un automatico via libera per la Regione. Che ancora non c’è. Ecco il punto da risolvere. Ma in Fratelli d’Italia si registrano altre voci. Qualcuno pensa: ragioniamo su un nome diverso. Perché no, anche Carolina Varchi potrebbe essere un profilo spendibile per Palazzo d’Orleans. Insomma, siamo in una fase di corteggiamento che potrebbe avere esiti impensabili, fino a qualche settimana fa.

Lagalla e il ‘problema’ Faraone

Un altro che conosce la politica lo dice chiaro e tondo: ‘Non ho mai visto una situazione così politicamente complessa, può succedere tutto e il contrario di tutto. Anche io penso che le prossime ore, al massimo entro la settimana, daranno una fisionomia definita alla faccenda’. Altra domanda: cosa farà Roberto Lagalla, sarebbe disponibile, in extremis, a una intesa? i rapporti, dopo tante polemiche, non sembrano facilmente recuperabili e poi c’è il ‘problema Faraone’, per certi ambienti del centrodestra. L’endorsement del siciliano forte di Italia Viva è stato come avere messo il cappello renziano sul candidato centrista. Per cui ogni discorso sarebbe rimandato al secondo turno.

Catania ‘bacchetta’ Miceli

Pure nel centrosinistra, in modo meno netto e meno enfatico, si intravvedono, tuttavia, le prime crepe: “La destra è in balia di imbarazzanti bramosie di potere: ‘il tutti contro tutti’ di queste ore è emblematico del fatto che non c’è alcun interesse per la città. Pensano di utilizzare Palermo come merce di scambio per definire gli assetti della Regione o la spartizione delle poltrone per il Parlamento nazionale – scrive sulla sua pagina Facebook Giusto Catania, assessore orlandiano e leader di Sinistra Civica Ecologista -. Non sprechiamo questo vantaggio: faccio appello al candidato sindaco Franco Miceli al fine di definire nel più breve tempo possibile il programma, le liste, la squadra di governo e i candidati alla presidenza delle circoscrizioni. Abbiamo la necessità di produrre una accelerazione al fine di dimostrare che, contrariamente alla frammentazione della destra, la nostra coalizione è unita ed ha una convincente idea di governo per il futuro di Palermo”. Un invito a fare presto che ha tutta l’aria di una bacchettata.

Aggiornamento: Samonà vicesindaco

La nostra previsione viene successivamente confermata da una dichiarazione, rilanciata dall’agenzia: Alberto Samonà, attuale assessore nel governo di Nello Musumeci, è il dirigente scelto da Prima l’Italia-Lega per il ticket con Francesco Cascio, candidato a sindaco a Palermo da Forza Italia e Carroccio. “Confermo l’accordo con Fi su Palermo – dice all’ANSA il segretario della Lega in Sicilia, Nino Minardo – Avevamo indicato su sua richiesta Francesco Scoma che era il nostro candidato salvo poi ripensarci, e lo ringrazio comunque per l’impegno assunto con l’obiettivo di lavorare per l’affermazione del nostro candidato e della nostra lista”.


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