Palermo, niente carcere: il ragazzo che uccise Bacchi ai domiciliari

Palermo, niente carcere: il ragazzo che uccise Bacchi resta ai domiciliari

La vittima, Francesco Bacchi
Respinto il ricorso della Procura

PALERMO – Nel giorno che finiscono in carcere altri quattro giovani per la rissa culminata nella morte di Francesco Bacchi arriva la conferma che l’autore dell’omicidio resta ai domiciliari.

Il tribunale del Riesame ha respinto il ricorso della Procura di Palermo che aveva chiesto il carcere per il ventenne Andrea Cangemi. “La sua reazione, per quanto sproporzionata, non può ritenersi del tutto gratuita”. Così il giudice per le indagini preliminari aveva motivato la decisione di concedere gli arresti domiciliari all’indagato per omicidio preterintenzionale difeso dall’avvocato Bartolomeo Parrino. Una decisione che provocò la sdegnata reazione della madre della vittima.

A pesare sulla decisione del gip la giovane età di Cangemi, coetaneo della vittima diciannovenne, il fatto che sia incensurato e il video della scena ripresa da una telecamera di sicurezza. Nelle immagini si vede Bacchi colpire con due pugni alle spalle Cangemi, che reagisce e sferra un calcio al torace della vittima. Bacchi cade, quando tenta di rialzarsi viene raggiunto da un altro calcio all’altezza del collo. Il giovane perde i sensi, vana sarà la corsa all’ospedale di Partinico.


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