Palermo, pensioni per finte invalidità: condanne e prescrizioni

Palermo, pensioni per finte invalidità: condanne e prescrizioni

Si sarebbero spacciati per cardiopatici, diabetici, ipovedenti o schizofrenici

Si conclude con cinque condanne, alcune assoluzioni e una serie di prescrizioni il processo su una presunta banda di finti invalidi e malati immaginari pagati dall’Inps.

Il Tribunale presieduto da Bruno Fasciana ha condannato Giovanni Tanillo (1 anno), Anita Nicoleta Carmaz (1 anno e 2 mesi), Giovanni Tantillo (1 anno, 1 mese e 10 giorni), Paola Pipitone (1 anno), Paolo Meli (1 anno, 10 mesi e 10 giorni), Deborah Serpa (1 anno), Andrea Tantillo (1 anno e 6 mesi).

L’avvocato Giovanni La Bua

Assolti, tra gli altri, Nicola Cipolla (difeso dall’avvocato Giovanni La Bua) e Giuseppe Mignosi. Prescrizione per Francesco Cinà, Vito salvatore Abbate, Loreta Giammone, Masddalena Marano.

Atri imputati erano già stati condannati in abbreviato. La truffa complessiva scoperta ammontava a un milione e mezzo di euro.

I finti malati si sarebbero spacciati per cardiopatici, diabetici, ipovedenti o schizofrenici. L’istituto nazionale di previdenza sociale ha dato il via libera a pensioni risultate frutto dell’imbroglio.


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