Il movimento Palermo più scioglie le riserve e indica Fabrizio Ferrandelli, capogruppo dell’Idv in consiglio comunale, come proprio candidato sindaco. Stamane, in una manifestazione organizzata al cinema Imperia, il cartello di associazioni e volontari guidato da padre Notari ha chiesto ufficialmente a Ferrandelli di candidarsi alle primarie e di correre per la poltrona di primo cittadino.
Non una novità, in realtà: i promotori avevano già dato alcune indicazioni sul profilo del proprio candidato ideale, come la giovane età e la conoscenza della macchina amministrativa, e il legame tra alcuni di loro e Ferrandelli aveva fatto intuire che potesse essere proprio quest’ultimo a ricevere il sostegno di Palermo più alle primarie. “Ringrazio tutti coloro che hanno fatto il mio nome – ha detto a caldo Ferrandelli – perché considero questa candidatura un vero e proprio riconoscimento per gli sforzi fatti in questi anni. Mi lusinga che una parte rappresentativa della società civile abbia fatto il mio nome e lo ritengo una richiesta di ulteriore responsabilità nei confronti della città. Ma prima di dare una risposta desidero confrontarmi e discutere con i miei compagni di viaggio e di battaglia, compresi quelli del mio partito”.
Già, perché adesso qualche problema dentro l’Idv potrebbe anche nascere. I dipietristi da tempo hanno indicato in Leoluca Orlando il proprio candidato: scelta confermata sino a ieri in una riunione ristretta del partito. E se Ferrandelli decidesse di correre ugualmente, il partito potrebbe rischiare la spaccatura. Il capogruppo, però, come già Francesco Cascio e Rita Borsellino, ha chiesto alcuni giorni per di tempo per pensarci. “La mia deve essere una candidatura della città, non solo di Palermo più o dell’Idv – ha detto Ferrandelli a Livesicilia – ho bisogno di confrontarmi con il mondo delle imprese e delle associazioni e con tanti amici, per essere un riferimento per tanti. Non è detto che un partito possa presentare una sola candidatura: il fatto che il Pd scelga la Borsellino non esclude Faraone e questo vale anche per altri”. Parole che fanno intuire come il capogruppo sia pronto a scendere in campo anche senza il simbolo dell’Idv o l’appoggio dei vertici del partito.
Per il momento, però, il segretario provinciale dei dipietristi, Pippo Russo, getta acqua sul fuoco e commenta positivamente l’indicazione di Ferrandelli: “Il fiorire di altre possibili candidature alle primarie è la riprova che si sta risvegliando nei i cittadini il gusto della partecipazione. Ed è, inoltre, la conferma che ci avviamo ad offrire ai cittadini primarie vere. Già sono in campo nomi di altissimo profilo come quelli di Leoluca Orlando e di Rita Borsellino, oltre alle candidature di Davide Faraone e di Nadia Spallitta. Siamo nella fase di raccolta delle disponibilità. Attendiamo di conoscere altre espressioni, magari condivise, sia dei partiti che dei movimenti e delle associazioni impegnate nel medesimo percorso di rinascita per Palermo”. Anche il capogruppo del Pd all’Ars, Antonello Cracolici, ha commentato la candidatura di Ferrandelli: “Ha talento, sono contento, ben venga una parte di societá che pensa e si organizza di fronte a chi invece pensa solo a nomi”.