Palermo, polveriera Bellolampo: polveriera discarica

Bellollampo: indagini e ispezioni. “Non ci lasciamo intimidire” VIDEO

L'amarezza del presidente della Rap e le parole dell'assessore

PALERMO – Giuseppe Todaro, presidente della Rap, non ha dubbi. Qualcuno ha sabotato il tritovagliatore del Tmb di Bellolampo. Il guasto non è fra le ipotesi messe nero su bianco nella denuncia.

Difficile che qualcuno prenda fortuitamente a martellate il rullo del macchinario che separa l’umido dal secco o che spariscano da soli, e per giunta di notte, i pezzi che il torniere ha riparato in attesa di montarli per evitare di ordinarne di nuovi all’estero.

A chi conviene mandare in tilt l’impianto di trattamento meccanico biologico (Tmb)? “Non lo so, saranno gli investigatori a stabilirlo. Interessi privati, interessi personali… Qualcuno non ha voglia che questa piattaforma pubblica martoriata – spiega Todaro – prenda il volo. Sono amareggiato, io cerco di superare un momento di difficoltà dell’azienda, lavoriamo per il risanamento, per il rilancio di una piattaforma che in futuro potrebbe essere scelta ospitare un termovalorizzatore”. Di sicuro “non mi farò intimidire”.

Todaro ha da poco finito di accompagnare i componenti della commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti in visita nella discarica.

La tappa palermitana era prevista da tempo. E se il sabotaggio non fosse una coincidenza? Se davvero ci fosse la mano dell’uomo si dovrebbe per forza pensare a qualcuno che lavora alla Rap.

Qualcuno al corrente che la zona della manomissione e del furto è sprovvista di telecamere (presto saranno installate quelle termiche). Bene informato dunque, ma anche fortunato, visto che una telecamere c’era ma non era funzionante.

Chi non vuol sentire parlare di mano interna sono i lavoratori. A penna chiusa spiegano: “Qui c’è il nostro pane e noi con il pane non scherziamo”. Gli risponde a distanza Todaro: “La responsabilità penale, qualora venisse accertata, è personale”. Come dire, non si farà certo di tutta l’erba un fascio.

Al fianco dei parlamentari nell’ennesima mattinata rovente dell’estate palermitana c’è l’assessore comunale all’Igiene ambientale Piero Alongi. Su ciò che è accaduto, dice, “sarei cauto, ma una cosa la posso garantire: giovedì il Tmb sarà perfettamente funzionante. Andremo dritti come un treno, c’è una volontà piena e chiara di fare in modo che la discarica funzione bene nell’interesse dell’interesse della città e dell’azienda”.

Cauto, ma intransigente: “Se qualcuno pensa che con qualche giochicchio del genere possa fermare l’azione della Rap o la nostra azione politica ha fatto i conti senza l’oste”.

Non si corre il rischio che guasti, incendi e sabotaggi siano l’alibi per una città che resta comunque sporca? “Stiamo lavorando ad un riorganizzazione, ad un nuovo piano industriale. L’azienda in passato – conclude Alongi – andava organizzata meglio, ma noi non ci sottraiamo alle nostre responsabilità”.

I parlamentari finiscono l’ispezione. Il presidente della Commissione, il deputato Leghista Jacopo Morrone spiega di avere trovato “molte cose che non funzionano, ma anche la volontà di cambiare e modificare. Ci sono tanti progetti. Abbiamo aperto un’inchiesta sul ciclo dei rifiuti in Sicilia e su Bellolampo in particolare. A noi sta a cuore la salute dei cittadini e la verifica delle infiltrazioni mafiose nel circuito dei rifiuti”.

Di pomeriggio l’incontro con il prefetto Massimo Mariani e il procuratore Maurizio de Lucia sul cui tavolo finirà la denuncia del sabotaggio del tritovagliatore.


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