PALERMO – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato martedì 3 settembre la sede di Palermo della SAMOT, associazione che si dedica alle cure palliative per malati oncologici.
La visita di Mattarella alla SAMOT
Il Presidente Mattarella, si legge in una nota di Samot, in questi anni ha mostrato una particolare sensibilità per le cure palliative affermando che il lavoro di chi opera in questo settore non rende semplicemente migliore un periodo della vita, ma contribuisce a fondare una società equilibrata e organizzata nel nome dell’attenzione alla persona.
“Sono venuto – ha detto il presidente Mattarella – per ringraziare tutti voi per l’opera che svolgete, un’attività non soltanto preziosa ma che incontra una domanda crescente e quindi pone alle istituzioni degli interrogativi che vanno affrontati in maniera efficace e definitiva”.
“Il vostro compito affianca – ha continuato Mattarella – interloquisce, accompagna le persone che si trovano in un territorio, quello della malattia, sconosciuto e inatteso che provoca disorientamento. Oggi sono qui per far comprendere come condivida l’impostazione con cui la SAMOT è nata e quello che sta svolgendo”.
“Riconoscimento del nostro lavoro”
Ad accogliere il presidente Mattarella è stato il fondatore dell’associazione Giorgio Trizzino insieme agli operatori della SAMOT: “La presenza del Presidente Mattarella qui oggi non è solo un riconoscimento del nostro lavoro – ha detto Trizzino – ma anche un incoraggiamento a proseguire sempre con maggiore determinazione nell’impegno per garantire dignità e qualità di vita alle persone che vivono condizioni di sofferenza a causa di malattie gravi, in particolare di coloro che si avvicinano alla fine della vita”.
“Le cure palliative – ha proseguito Trizzino – rappresentano la risposta più appropriata per accompagnare la persona malata durante tutto il decorso della sua malattia, supportando le famiglie anche nella fase del lutto”.
“Tante – ha aggiunto Trizzino – sono ancora le criticità per lo sviluppo omogeneo delle reti di cure palliative nel nostro Paese: ancora una sola persona su tre riesce ad accedere ai servizi di cure palliative, servono più posti letto in hospice e un potenziamento dell’assistenza al domicilio”.
“In più – ha continuato Trizzino – il nodo ospedaliero è completamente da implementare ed è critica la situazione delle reti di cure palliative e terapia del dolore pediatriche, molto carenti in quasi tutto il territorio nazionale”.
I risultati
Durante la visita sono stati esposti al Capo dello Stato i risultati raggiunti dalla SAMOT che dalla sua fondazione ha accompagnato quasi 100mila persone con bisogni di cure palliative nel loro percorso di fine vita.
Oggi l’Associazione conta oltre 450 operatori – tra medici, infermieri, assistenti sociali, psicologi, fisioterapisti e operatori socio-sanitari – che operano nelle sedi di Palermo, Trapani, Agrigento, Caltanissetta e Ragusa e assistono ogni giorno nelle loro case circa mille 1500 malati e relative famiglie.
Al Presidente Mattarella è stata rappresentata anche l’importanza di tutelare e sostenere le realtà del Terzo Settore, cui va riconosciuto il merito di aver determinato la nascita del movimento delle cure palliative in Italia e che costituiscono una forza imprescindibile per il raggiungimento dei Livelli Essenziali di Assistenza e del diritto di accesso alle cure per tutti i cittadini con bisogni di cure palliative.
“La visita del Capo dello Stato – ha concluso Trizzino – lascia in tutti noi un segno profondo e ci sprona a continuare il nostro cammino, certi che, insieme, potremo contribuire a costruire una società più giusta e solidale, dove nessuno sia lasciato solo nel momento del bisogno”.