PALERMO – Avrebbero picchiato a sangue un professore che aveva rimproverato un alunno. I genitori sono stati condannati a due anni ciascuno di carcere. Non facciamo il nome degli imputati per tutelare il figlio, ancora minorenne, che rischierebbe di subire indirette ripercussioni. Assolto un terzo imputato.
I fatti sono del 2016. La violenza esplose alla fine delle lezioni davanti all’istituto comprensivo “Antonino Caponnetto” nel quartiere Tommaso Natale. Il docente di scienze e matematica fu preso a calci e pugni.
Si era “permesso” di allontanare dalla classe l’alunno e il suo compagno di banco perché chiacchieravano durante la lezione. All’uscita dalla scuola scoppiò il finimondo. Madre e padre attesero il prof per consumare la vendetta. Non erano da soli.
Il docente ha denunciato i suoi aggressori e si è costituito parte civile con l’assistenza dell’avvocato Elena Gallo. Il giudice monocratico Elisabetta Villa – la sentenza è di giovedì 9 maggio – gli ha riconosciuto una provvisionale e il diritto al risarcimento dei danni da quantificare in sede civile.
Il terzo imputato è stato assolto perché non è emersa la certezza della sua identificazione. Otto anni fa il caso fece scalpore. Gli altri docenti e i genitori organizzarono un corteo di solidarietà.