Palermo, riecco il popolo rosanero | Tutti in fila per sperare ancora - Live Sicilia

Palermo, riecco il popolo rosanero | Tutti in fila per sperare ancora

La prima giornata degli abbonamenti

Il nuovo Palermo, le difficoltà e i progetti. Ma il vero tifoso rosanero non tradisce mai.

Palermo calcio
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Ma chi l’ha detto che il tifoso rosanero vuole soltanto la vetrina, i campioni e un contesto prestigioso? Il vero tifoso del Palermo – quello che si recava in pellegrinaggio a Trapani, che si entusiasmò per i quattro gol di Musella contro il Casarano, che soffrì come un cane quando Barone segnò un drammatico gol a Taglialatela – ha sempre desiderato una passione, un legame, una speranza. Poi ci sono i ‘precari’ che andavano allo stadio per vedere la Juve, in serie A, ma è davvero un’altra storia.

L’innamorato dei colori che ama, riamato, da quando era bambino, non si è mai perso d’animo, nemmeno in quest’anno difficilissimo che ha visto la caduta e la rinascita. Le cronache sono confortanti: il nuovo Palermo, nonostante la serie D, sta crescendo in una atmosfera che profuma di buono. C’erano trecento persone per l’apertura della campagna abbonamenti, stamattina. E un po’ ovunque, nel rito del caffè al bar, nella liturgia della chiacchierata social, si sente che l’amore torna a manifestarsi, dopo essersi affievolito negli ultimi anni.

Parrebbe un paradosso – come, l’abulia in serie A e la felicità in serie D? – ma è soltanto il punto cruciale della questione. C’è un popolo che, adesso, si identifica, sente la squadra come sua, perché si fida, perciò ricomincia a dissotterrare tamburi e bandiere. Sono gli stessi che transumavano alla larga dal ‘Barbera’, quando quel Palermo non era più il loro Palermo. E se non c’è l’anima, cosa resta del pallone?

Il tifoso rosanero a tempo indeterminato ha una sua bacheca di momenti imperdibili, incastonati al massimo livello della felicità. Certo, le promozioni, soprattutto la prima. Ma non si dimenticano altre pepite gloriose. I picciotti di Arcoleo che surclassarono il Parma. I ragazzi di Caramanno che fecero strame dell’Ajax. La rete di Vasari alla Pistoiese, sotto il diluvio La discesa di Berti contro il Cesena per il pareggio di Ferrara. Ognuno ha una personalissima unità di misura nella memoria. E, tornando ancora indietro, ci sono palermitani impassibili, espansivi come Putin, che, quando sussurri ‘Vitogol’, si mettono a piangere.

Questo ha sempre voluto vero il tifoso rosanero: qualcosa o qualcuno da amare. Ecco perché c’è una mobilitazione giocosa, con il suo passaparola emotivo. E’ la testimonianza di un vento che ha ripreso a soffiare, nella ragionevole attesa di una risalita. Intanto, anche nei campetti polverosi, lì dove il calcio è rimasto innocente, si può essere felici.


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