PALERMO – “Rifondazione Comunista di Palermo esprime la propria solidarietà a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori Almaviva”, si legge in una nota.
“Nelle diverse sedi hanno assicurato il servizio 1500 del Ministero della Salute per tutto il periodo pandemico e verranno posti dall’azienda in Cassa integrazione a zero ore dall’inizio del 2023 – scrivono Frank Ferlisi, segretario della Federazione di Palermo, e Vito Annolino, responsabile lavoro -. Bene fanno i sindacati Slc-Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil a chiedere l’intervento pubblico. Il Ministero della Salute aveva infatti espresso la volontà di mantenere il servizio al fine di favorire le campagne vaccinali e la prevenzione contro altre patologie, ma poi nulla ha fatto”.
“La pandemia del Covid-19 nulla ha insegnato dato che il Governo Meloni -concludono – nell’ultima manovra economica ha ulteriormente tagliato le risorse destinate alla sanità. Come al solito pagheranno i prezzi le lavoratrici e i lavoratori della sanità. Tutto questo è inaccettabile”.