Palermo, sequestrati beni agli eredi del boss morto per Covid - Live Sicilia

Palermo, sequestrati beni agli eredi del boss morto per Covid

Valgono mezzo milione di euro. Indagini dei carabinieri

PALERMO – Valgono mezzo milione di euro i beni sequestrati agli eredi di Vincenzo Sucato, boss di Misilmeri morto per Covid nel 2020. Il provvedimento della sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo colpisce il 50% delle quote della società edile Mi.Sa.C srl, un fabbricato, tre terreni, tutti a Misilmeri, e 8 rapporti bancari.

L’indagine sulla cosca di Misilmeri

Il tribunale ha accolto la richiesta della Procura, che si basava sulle indagini dei carabinieri del Comando provinciale. Sucato, morto in carcere a Bologna all’età di 76 anni, era stato arrestato nel dicembre 2018 con l’accusa di essere il boss di Misilmeri.

La morte per Covid

Era arrivato nel penitenziario della Dozza ad agosto 2019. Poi era stato trasferito in ospedale il 27 marzo per plurime patologie e aveva anche difficoltà respiratorie. Entrato in ospedale, dunque, non come paziente Covid-19, era stato comunque sottoposto a tampone, risultando positivo. Nel frattempo gli erano stati concessi gli arresti domiciliari in ospedale. Il decesso di Sucato avvenne prima della sentenza del processo che lo vedeva fra gli imputati. La Procura di Palermo aveva chiesto una condanna a 16 anni e 8 mesi di carcere. Secondo l’accusa, c’era anche Vincenzo Sucato, con un ruolo di vertice, negli organigrammi della nuova mafia guidata dai boss che convocarono la cupola di Cosa Nostra, nel maggio 2018.


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