Si è insediato Maurizio de Lucia: la lotta alla mafia tra le priorità - Live Sicilia

Si è insediato Maurizio de Lucia: la lotta alla mafia tra le priorità

Prende il posto di Francesco Lo Voi
LA NOMINA
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PALERMO – Si è insediato, nel corso di una cerimonia che si è svolta nell’aula magna della corte d’appello di Palermo, il nuovo procuratore del capoluogo siciliano Maurizio de Lucia.

Campano, 61 anni, a lungo pm a Palermo, poi in Direzione nazionale antimafia e da ultimo a capo della Procura di Messina, de Lucia ha una lunga esperienza di indagini di mafia. E proprio la lotta alla mafia è stata una delle priorità indicate dal neo procuratore.

Alla cerimonia hanno partecipato i procuratori aggiunti di Palermo, il capo della Dna Giovanni Melillo, l’ex procuratore Francesco Lo Voi ora a capo dell’ufficio inquirente romano, la procuratrice generale Lia Sava, il presidente della corte d’appello Matteo Frasca, i vertici delle forze dell’ordine e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.

Il suo discorso di insediamento è iniziato col ricordo delle vittime della mafia. “La Procura che dirigerò sente fortissimo il peso della sua storia”, ha affermato davanti a una platea gremita, nell’aula magna della corte d’appello del capoluogo siciliano. Ed è la lotta a Cosa nostra il primo di una lunga serie di obiettivi che de Lucia ha indicato e che caratterizzeranno il suo “servizio”.

“Cosa nostra non è più quella delle stragi ma è presente e continua a condizionare l’economia della città”, ha ammonito. Tra le priorità elencate dal neo procuratore anche la tutela delle cosiddette fasce deboli, donne minori, persone fragili, e dell’ambiente e delle tante bellezze della città. Un’azione a tutto tondo, quella annunciata, che spazierà tra passato -“sono ancora tanti – ha detto – i fatti avvolti da mistero su cui indagare” e futuro.

Tutto con un metodo, ereditato dai suoi predecessori, e improntato alla condivisione e alla collaborazione all’interno dell’ufficio inquirente. De Lucia ha invitato la stampa a esercitare un serrato controllo su quel che sarà l’attività della Procura e ha annunciato che si faranno indagini a tutto campo ma verranno celebrati solo i processi che “riterremo possano condurre a condanne”.

Infine ha concluso auspicando che Palermo “che, dopo le stragi del 92 ha dato all’Italia una lezione di resistenza civile alla mafia, possa tornare a tenere alti i valori dell’impegno civile”.


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