PALERMO – Un sit-in davanti al tribunale, per accendere i riflettori sul sovraffollamento e la carenza di personale sanitario e di psicologi e assistenti sociali nelle case circondariali. “Troppo silenzio da parte delle istituzioni e dalla politica” ha dichiarato Pino Apprendi, garante dei diritti delle persone private della libertà di Palermo.
“Nel 2024 si sono già suicidati 31 detenuti e 4 agenti di polizia penitenziaria. Il suicidio in carcere non è un fatto episodico e personale, ma un modo di riprendersi la libertà da un sistema che continua a concepire il carcere solamente come un fatto punitivo e non rieducazione“.
Questa mattina la manifestazione per chiedere al ministero della Giustizia e alla Regione siciliana interventi concreti per fronteggiare l’emergenza suicidi. “Il dossier di Antigone relativo ai suicidi in carcere presenta dati allarmanti per il 2024 – ha detto Dario Greco, Presidente del Coa Palermo – serve un impegno concreto da parte delle istituzioni per migliorare immediatamente la situazione“.