Palermo, sit-in di protesta alla Prefettura dei lavoratori Comdata

Palermo, sit-in di protesta alla Prefettura dei lavoratori Comdata

Domani proclamato lo sciopero

PALERMO – Scioperano domani per l’intero turno i lavoratori di Comdata group spa della commessa Trenitalia. Lo sciopero è proclamato dalle segreterie nazionali Slc Cgil, Fistel Uil e Uilcom Uil per le tre sedi di Palermo, Napoli e Milano.

A Palermo, dove i lavoratori interessati alla commessa sono 190 su un totale di 260, si terrà un sit-in dalle 10 alle 13 in via Cavour, davanti alla Prefettura.

Maggio: “Tutelare i diritti e la dignità dei lavoratori”

“Le segreterie nazionali chiedono nuovamente e con forza di essere ricevute dal ministero del Lavoro e dal ministero del made in Italy, affinchè vengano rispettate le clausole sociali e tutelati i diritti e la dignità dei lavoratori – dice il segretario generale Slc Cgil Palermo Fabio Maggio – All’incontro che chiediamo devono essere presenti sia Comdata che Trenitalia, per capire bene chi dei due sta cercando di agirare la legge sulla clausola sociale a discapito dei lavoratori”.

Nel cambio appalto per il call center di Trenitalia, Comdata, subentrata ad Almaviva nella commessa, ha dichiarato esuberi per il 30 per cento e da quando ha assunto i lavoratori ha operato una riduzione oraria del 30 per cento”.

“I lavoratori hanno dovuto accettare il ricatto”

“Abbiamo chiesto un incontro anche in sede territoriale, alla Regione – aggiunge Maggio – Finora dagli incontri istituzionali non sono emerse novità, i lavoratori hanno dovuto accettare il ricatto, altrimenti sarebbero rimasti nel calderone di Almaviva, senza lavoro. Chi aveva un full time di 8 ore è stato assunto a 4 ore. Chi era a 4 ore è rimasto a 4 ore”.

“I lavoratori transitati da Almaviva stanno iniziando a lavorare in un regime di confusione totale perché la riduzione dei volumi di fatto non c’è e sono sommersi da chiamate che non riescono a fronteggiare. Si pone un problema di qualità del servizio offerto ai clienti. I lavorati della commessa Comdata hanno dovuto accettare il ricatto ma stanno cercando di far valere i loro diritti. Da qui lo sciopero di domani”, conclude Maggio.


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