Domenica prossima alle 17 sapremo se il Palermo ha saputo cogliere la prima opportunità per dare una sterzata verso l’alto al proprio cammino in campionato. Dopo la sconfitta subita al Bentegodi contro il Chievo, al Barbera sbarca il Torino del neotecnico Giancarlo Camolese per disputare un match che si annuncia tutt’altro che semplice. Entrambe le squadre, infatti, hanno di fronte degli obiettivi da conquistare. Mete che appaiano certamente differenti, ma simili per la volontà e la determinazione che le due compagini sono disposte a mettere in campo per raggiungerli.
I granata, reduci da tre sconfitte di fila, annaspano in zona retrocessione con un media punti da lasciar poche speranze anche ai più ottimisti: 9 punti nel girone di ritorno sono un bottino davvero magro. Naturale dunque immaginare lo spirito con cui i piemontesi affronteranno, a partire da domani, queste ultime partite di campionato. Un atteggiamento palesato già alla vigilia della partenza per la Sicilia dal tecnico Camolese: “Voglio una squadra combattiva – ha detto il mister – tutti devono correre per gli oltre novanta minuti del match. Dobbiamo affrontare gli avversari senza mollare neppure un centimentro, la compattezza deve essere un nostro punto di forza. I ragazzi devono uscire dal campo con la maglietta bagnata. Mi piace in modo particolare vincere fuori casa e per farlo sto lavorando molto sulle teste dei miei giocatori”.
Sul fronte Palermo, invece, il tecnico Ballardini appare ottimista, dimostrando di essersi messo alle spalle la cattiva prestazione in terra veneta, e arrivando persino ad accostare al nome della squadra il termine “Champions”. Ballardini spera che anche i suoi uomini dimostrino questa stessa positività, indispensabile per chiudere bene il campionato, e dimostrarla domani al Barbera sfruttando così il momento negativo del Toro: “I granata arrivano a Palermo con l’acqua alla gola – ha detto il tecnico rosanero-. I piemontesi non possono più sbagliare e dovranno cercare di portare a casa punti-salvezza. Con una rosa come quella allestita da Cairo e Foschi è quantomeno paradossale trovarsi in questa situazione. Ciò dimostra che se non affronti nel modo giusto la serie A, puoi vivere delle stagioni da incubo. Noi, ad ogni modo, dobbiamo dare il massimo per ottenere i tre punti: lo dobbiamo al nostro pubblico”.
Sul fronte schieramenti, escluso da Ballardini l’impiego di Morganella, gli unici dubbi per il tecnico ravennate riguarderanno la fascia destra dove sarà assente lo squalificato Cassani. Probabilmente, obtorto collo, il mister ricorrerà ad una difesa a tre (quello caro al presidente per intenderci) con Kjaer centrale e un possibile, ma poco probabile, arretramento di Nocerino. A metà campo dovrebbe tornare Mark Bresciano che ha giocato un’ottima partita con la sua nazionale. In attacco, infine, le certezze si chiamano Simplicio Cavani e Miccoli, con il brasiliano dietro le due punte.
Nel Torino, invece, il neo mister Camolese pare propenso a ricorrere al 3-5-2, con l´unico dubbio su chi farà da spalla a Rosina in attacco. Per quel posto, infatti, a contendersi la maglia da titolare saranno Bianchi e Stellone.