Palermo, "verbale falso": scagionati i vigili urbani sotto processo

Palermo, “verbale falso”: vigili urbani scagionati

Erano imputati per falso e abuso d'ufficio

PALERMO – Assoluzione nel merito per un capo di imputazione e prescrizione per un altro. Si chiude il processo che vedeva imputati quattro vigili urbani. L’accusa era che avessero falsificato il verbale di un incidente stradale.

Gli imputati erano l’ispettore Francesco D’Antoni, l’agente Manuela Rita Bannò e gli ispettori Elena Pace e Giuseppe Romano. Un altro commissario, Alfredo Balsano, è deceduto nel corso del processo.

Tutto parte da un incidente del 2011, quando una pattuglia intervenne all’incrocio fra viale delle Alpi e viale Lazio. Il conducente di una delle due macchine, modello Ford Fiesta, fu inizialmente sanzionato perché trovato sprovvisto di assicurazione e carta di circolazione.

Solo che, fra verbali annullati e sostituiti, e altri successivamente inseriti nella pratica, alla fine risultò che la macchina era intestata a una concessionaria, circolava con una targa prova ed era regolarmente assicurata.

Nell’iter burocratico, però, secondo l’accusa, sarebbero stati commessi i reati di abuso d’ufficio e falso che avrebbero procurato “un ingiusto vantaggio patrimoniale” all’automobilista.. Un vantaggio consistito in una multa meno salata.

Per l’abuso di ufficio è stata dichiarata la prescrizione. Il falso – l’assoluzione è arrivata nel merito perché il fatto non costituisce reato – veniva contestato a Pace e al defunto Balsano.

Gli imputati erano difesi dagli avvocati Monica Genovese, Tommaso De Lisi e Vincenzo Dina.


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