PALERMO – “Aprite siamo finanzieri”, dissero nel maggio dell’anno scorso bussando alla porta della villa a Castelnuovo del Garda in provincia di Verona. Era una trappola. Quando i due anziani se ne accorsero era già troppo tardi. Fra aprile e oggi sono finiti in carcere cinque persone nate a Palermo e provincia.
I nomi
Si sarebbero mosse in trasferta per mettere a segno la rapina. Gli indagati sono Giuseppe Tagliavia, 60 anni, Giovan Battista Di Caccamo, 54 anni, Ettore Caraulo, di 40. Sono tutti e tre di Villabate. Ed ancora i palermitani Vincenzo Visconti, 21 anni, e Sebastiano Galifi, 65 anni (residente e Rovereto).
Altri colpi?
Le vittime furono aggredite, immobilizzati e imbavagliate. I rapinatori seminarono il terrore, ma il bottino fu magro: 500 euro, una collanina d’oro strappata dal collo della donna e una carabina.
Ora si indaga per capire su quali agganci la presunta banda ha potuto contare e se sia responsabile di altri colpi.
A casa di un sesto arrestato, un 72enne residente nel Bresciano, sono stati trovati pistole e fucili, munizionamento e silenziatori artigianali, provento di furti compiuti nelle province di Verona, Brescia e Bolzano.