PALERMO – A Sala Martorana prende ufficialmente il via la mini-maratona sull’avanzo di bilancio, un “tesoretto” che fra multe per infrazioni al codice della strada, contributi e proventi vari sfiora i 68 milioni di euro.
L’obiettivo è approvare l’atto entro la settimana, consentendo di finanziare opere e interventi il cui impegno di spesa andrà effettuato entro dicembre: una piccola corsa contro il tempo che spinge il consiglio comunale di Palermo a premere il piede sull’acceleratore.
Il “tesoretto”
In realtà l’avanzo è assai più sostanzioso, circa 170 milioni, anche se più della metà sono vincolati: la parte restante è in qualche modo “libera” ma, dal momento che Palazzo delle Aquile è in riequilibrio, andrà comunque destinata a investimenti.
Lagalla: “Cittadini scontenti”
Ad aprire le danze ci ha pensato il sindaco Roberto Lagalla che, davanti a un’Aula non troppo affollata, ha tracciato una sorta di bilancio di metà mandato: “Oggi abbiamo recuperato un’agibilità economica e finanziaria che ci fa tornare alla normalità – ha detto l’ex rettore – ma i cittadini hanno occasioni motivate di insoddisfazione verso mali antichi e chiedono con veemenza soluzioni, non comprendendo i ritardi”.
Insomma, un bicchiere che appare mezzo pieno: perché se è vero che lo spettro del dissesto è ormai lontano, grazie all’accordo con lo Stato e ai successivi correttivi, è altrettanto vero che gli atavici problemi di Palermo, dai rifiuti ai trasporti pubblici, sono ancora irrisolti.
Il capoluogo siciliano è tra i migliori grandi centri per i tempi di pagamento dei fornitori e, numeri alla mano, non è tra le città più insicure d’Italia; in cassa vanta una liquidità di 300 milioni ma ha un bilancio fatto per lo più di fondi extracomunali che ammontano a quasi mezzo miliardo di euro.
Lagalla sa bene che spendere al meglio l’avanzo potrà produrre effetti benefici sia sulla città che sul gradimento dell’amministrazione comunale, oggetto di critiche specie sul fronte del decoro e della sicurezza in centro.
Le voci di spesa
Un “tesoretto” fatto di oneri di urbanizzazione, canoni, trasferimenti regionali e, per 28 milioni, proventi delle multe che la giunta ha pensato di suddividere in una lunga serie di interventi: dall’arrebo urbano al canile municipale, dalla pista ciclabile del Velodromo che consentirà di ospitare manifestazioni nazionali alla piscina comunale. E ancora soldi per strade e marciapiedi, piazzette del centro, manutenzioni di scuole e immobili, edilizia popolare, sociale, protezione civile, edilizia pericolante, un accordo quadro sulle potature e risorse ad hoc per il rilancio di via Roma.
Le richieste dei partiti
Un piano che il sindaco ha definito “perfettibile”, consapevole com’è che i prossimi giorni saranno decisivi per stilare un elenco definitivo. La maggioranza ha fatto le pulci a quello messo a punto dalla giunta e i partiti, di destra come di sinistra, sono pronti a sostanziose modifiche: priorità ai progetti già pronti, tagli in vista per alcuni assessorati considerati incapaci di spendere in tempo i fondi.
Un percorso accidentato e che il sindaco vuole agevolare il più possibile: non a caso Lagalla in Aula è apparso durissimo con il presidente di Amat, Giuseppe Mistretta, protagonista di un poderoso scontro col capogruppo Dc Domenico Bonanno. Un incidente che rischia di complicare i lavori di un consiglio che invece l’ex rettore vuole sereno, al punto da approvare l’avanzo nel giro di qualche giorno.