Palermo, il figlio del boss esultò dopo l'aggressione ai vigili

Palermo, vigili aggrediti: il figlio del boss esultò come un “capobranco”

La macchina di servizio accerchiata

PALERMO – Un “capobranco” lo definiscono gli investigatori. Salvatore Di Giovanni, il figlio del boss di Porta Nuova arrestato per l’aggressione ai danni di due vigili urbani, celebrò il gesto come si fa con le vittorie, alzando le braccia al cielo. Attorno a lui, alla Vucciria, una piccola folla applaudiva.

I due poliziotti municipali erano stati costretti ad allontanarsi. Niente controlli nella giungla delle macchine parcheggiate senza criterio. L’auto di servizio era stata accerchiata e Di Giovanni, così emergerebbe dalla ricostruzione della Procura e della squadra mobile, riuscì ad aprire lo sportello per lanciare una bottiglia piena di birra. Gli agenti, feriti al volto, furono medicati al pronto soccorso.

Di Giovanni esultava. Il suo gesto vale più di mille parole. Persino quando le parole sono insulti rivolti alle forze dell’ordine: “Cornuti, figli di… vi ammazzo, sbirri”, urlava la folla. Di Giovanni è stato arrestato. Per lui è un ritorno in carcere dove è rimasto per 13 anni. Nel 2011 tentò di uccidere a colpi di casco due cingalesi per uno sguardo di troppo rivolto alla sua ragazza. Era stato scarcerato lo scorso luglio per fine pena. Quattro mesi dopo, il 23 novembre, avrebbe ferito i due agenti. E dopo averlo fatto alzò le mani al cielo in segno di vittoria.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI