"Più efficienti con la tecnologia | Arriva il taser per i nostri vigili" - Live Sicilia

“Più efficienti con la tecnologia | Arriva il taser per i nostri vigili”

Gabriele Marchese

Il comandante della municipale Gabriele Marchese traccia un bilancio a un anno dal suo insediamento

PALERMO – “I numeri della Polizia municipale, a Palermo, sono in costante crescita, nonostante le carenze di organico e i pensionamenti, grazie anche all’aiuto della tecnologia. Siamo stati tra i primi a chiedere di poter sperimentare il taser e adesso, col Decreto Sicurezza, potremo adoperarlo a servizio dei cittadini. Il carcere per i posteggiatori? Ben venga, ma fanno di più i palermitani che si rifiutano di pagare”. Parola di Gabriele Marchese, da gennaio alla guida dei vigili di Palermo e che, a quasi un anno dal suo insediamento, traccia un bilancio delle attività dei caschi bianchi nel capoluogo siciliano.

Comandante, che risultati avete raggiunto in questi primi mesi?
“La Polizia Municipale, come è ormai evidente, è cresciuta in termini di consapevolezza del suo ruolo: non ci limitiamo alle sanzioni e i cittadini percepiscono la nostra presenza al loro fianco e a loro supporto. Stiamo anche preparando un rapporto dettagliato su tutte le attività che svolgiamo e che renderemo pubblico probabilmente a gennaio, per San Sebastiano: verrà fuori anche qualche sorpresa. Non tutti conoscono i servizi che eroghiamo, che sono veramente tanti. Insomma, non ci limitiamo alla pattuglia che si vede per strada”.

Spesso però si rimprovera ai vigili una scarsa presenza sul territorio…
“Qualcuno dice che gli agenti in strada sono pochi? Bisognerebbe chiedersi rispetto a che cosa e quali aspettative ci sono. Alcuni anni fa, prima di diventare comandante, sono stato a Monaco di Baviera e, mi creda, non sono riuscito a trovare un solo vigile agli incroci, neanche uno. Eppure ho ricevuto una multa. Il Corpo della Polizia Municipale a Palermo conta 1.284 agenti, ma se li mettessimo tutti agli incroci, fino all’ultimo, la città crollerebbe. La verità è che i servizi in cui siamo coinvolti sono tantissimi, sicuramente superiori alle nostre forze, ma li svolgiamo comunque con ottimi risultati grazie anche all’innovazione che è la nostra vera sfida”.

In che senso?
“Se dovessimo affidare il controllo della Zona a traffico limitato ai soli agenti, non ne basterebbero 7 mila; per fortuna ci sono le telecamere e gli strumenti elettronici che consentono non solo di far rispettare le regole e quindi la salute pubblica, dirottando gli agenti su altri servizi, ma anche di aumentare la consapevolezza della necessità di rispettare una norma. Lo dimostra il fatto che le sanzioni per la Ztl sono in diminuzione, segno che la gente inizia a capire che non bisogna violare le regole, così come sono sempre di meno coloro che, con scarso senso di civiltà, parcheggiano in doppia fila, negli stalli riservati ai portatori di disabilità o davanti agli scivoli. Quotidianamente effettuiamo anche controlli sulle emissioni sonore, facendo rispettare agli esercizi pubblici gli orari previsti, e pubblichiamo settimanalmente un report delle nostre attività, svolte grazie anche alla collaborazione con le altre forze dell’ordine”.

Le telecamere sono state fondamentali anche per individuare i vandali che, in via Maqueda, hanno divelto panchine e cestini…
“Quei giovani sono stati individuati grazie al sistema di sicurezza urbana di cui il Comune si è dotato e, nella mia doppia veste di dirigente all’Innovazione, sto lavorando perché aumenti il controllo del territorio mettendo in connessione la nostra rete con quella delle altre forze dell’ordine che così potranno avere, tutte, l’esatta visione di quello che succede. Una sinergia che aumenta la percezione della sicurezza urbana in città. Ma è in corso anche un processo di cambiamento dell’organizzazione interna della Polizia Municipale grazie a nuovi strumenti e all’alta tecnologia che cambieranno la modalità di intervento: spero che già dai primi mesi del prossimo anno potrà essere attivato un sistema automatizzato di gestione delle segnalazioni, con uno snellimento del processo di invio delle pattuglie, dopo ovviamente una verifica sull’attendibilità della segnalazione”.

Andiamo alla “quota 100”: quanto saranno i pensionamenti tra i vigili?
“Nel 2019 con la quota 100 potrebbero essere 82, me nel giro di pochi anni potrebbero aggiungersene altri 300, anche se bisogna capire che continuità verrà data a questa misura. Non è un mistero però che il settore più colpito del Comune sarebbe proprio quello della Polizia Municipale che, a fronte di una pianta organica di 2.200 unità, oggi conta su 1.284 agenti con un’età media di 54,5 anni. A soffrire sarebbero i cittadini, che vedrebbero diminuire gli agenti e quindi i servizi”.

Avete chiesto al Comune nuove assunzioni?
“I concorsi dipendono dall’evoluzione della normativa e dalla disponibilità di risorse. C’è stato un processo interno di verifica delle condizioni e delle carenze organiche, al termine del quale ho chiesto il completamento della pianta organica con cui si potrebbero fornire servizi aggiuntivi, ma bisogna capire qual è la disponibilità”.

Il Decreto Sicurezza ha introdotto la possibilità di concedere anche ai vigili l’uso del taser. A Palermo verrà adottato?
“Quando si è iniziato a parlare di questa possibilità, col governo precedente, Palermo è stata la prima città metropolitana a fare richiesta di sperimentazione del taser. Ovviamente il suo uso passa attraverso una serie di strumentazioni giuridiche per l’acquisto e l’autorizzazione all’impiego, ma ci adopereremo per poterlo utilizzare nelle condizioni previste e in cui appare indispensabile. E’ bene precisare una cosa: il taser non sostituisce un’arma, ma è uno strumento che consente di svolgere particolari servizi per i quali già interveniamo, come i trattamenti sanitari obbligatori. Servirà a garantire il cittadino e a supportarlo in servizi già svolti, ma migliorabili”.

Il Decreto prevede anche il carcere per i posteggiatori abusivi, misura che il sindaco Orlando chiedeva da tempo…
“Qualsiasi strumento che funga da deterrente rispetto a fenomeni che determinano insicurezza o ricatto nei confronti del cittadino sono ben accetti e danno un supporto a chi è chiamato a far rispettare alcune regole. Spesso alcuni strumenti si sono rivelati inefficaci nel tempo, avevamo in qualche modo le armi spuntate, però resto convinto del fatto che la sensibilità del cittadino nel non accettare i ricatti dei posteggiatori rimanga la soluzione migliore. Le funzioni repressive, infatti, non sempre producono l’effetto sperato, fermo restando che faremo quanto necessario in base alle norme vigenti”.

Chiudiamo con la nuova sede di via Ugo La Malfa, in cui è iniziato il trasferimento…
“Speriamo di completarlo entro i primi mesi del 2019, stiamo facendo continue riunioni per concluderlo al meglio. Quella di via Ugo La Malfa sarà una sede più accogliente e che fornirà migliori servizi, raggiungibile con i mezzi pubblici e in cui i parcheggi per gli utenti, nell’arco di 300 metri, non diminuiranno rispetto a quelli disponibili nell’attuale sede”.


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