Palermo2022, centrosinistra: l'incognita del campo largo

Palermo2022, centrosinistra: l’incognita del campo largo

Filoramo convoca la segreteria ma crea malumori nel partito palermitano.
VERSO IL VOTO
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PALERMO – Centrosinistra: caos calmo a tre mesi dal voto per le amministrative. La direzione regionale del Pd di venerdì scuote appena il sonno letargico della coalizione impantanata nel tatticismo. Il via libera al tentativo di allargare la compagine a Italia Viva, Azione e +Europa (con Ferrandelli plaude all’operazione e Palazzolo che pone il veto sui pentastellati) infrange il tabù del campo largo. A Palermo trovare la quadra però non sarà semplice. 

Trizzino: “Italia Viva è un problema dei dem”

Il pentastellato Giampiero Trizzino accoglie “favorevolmente l’idea di non allargare troppo il campo” ma getta nella metà campo dell’alleato dem la patata bollente del rapporto con Italia Viva (che aveva fatto storcere il naso al sindaco Leoluca Orlando in direzione). “Il fatto che il Pd abbia chiuso le porte a un allargamento eccessivo del campo ci sta bene, su Italia Viva abbiamo la nostra pozione come ce l’ha anche Orlando: ma secondo me è un problema che riguarda il Pd, loro devono fare pace con loro stessi e capire cosa devono fare con Italia Viva”, spiega. “L’allargamento a Italia Viva non è un problema della coalizione, ma del Pd in cui convive una parte favorevole e il sindaco che ha le sue buone ragioni per dirsi contrario”, argomenta Trizzino che continua a invocare discontinuità in termini di nomi e programmi con la compagine che ha governato la città negli ultimi 5 anni. Il puzzle è di difficile composizione. 

Filoramo convoca la segreteria provinciale e crea malumori

E la vicenda in casa dem ricorda la mucca in corridoio di bersaniana memoria. Soprattutto perché in settimana dovrebbe tenersi la segreteria provinciale del partito, convocata dal segretario Rosario Filoramo, in vista di un incontro più ampio con il resto della coalizione giallorossa. L’iniziativa del segretario provinciale viene mal digerita dagli orfiniani che la bollano come “l’ennesimo tentativo di divisione messo in campo da Filoramo”. Insomma, il clima non è esattamente sereno, al netto del fatto che negli organismi dirigenti provinciali non siedono diversi pezzi del partito palermitano. 

Zingaretti e Oddati a Palermo

Nel frattempo, oggi pomeriggio, in città arrivano Nicola Zingaretti e Nicola Oddati per l’Agorà sulla democrazia malata, un evento che qualcuno leggerebbe come un modo per dare manforte all’onorevole Antonello Cracolici big sponsor siciliano della loro corrente di riferimento (Prossima). In questa fase Cracolici è riuscito a tenersi a galla e tirarsi fuori da qualche impiccio di troppo. Il deputato regionale ribadisce la posizione espressa in direzione. “Dobbiamo tenere insieme il meglio di quello che si è realizzato in questa città provando ad andare oltre: dobbiamo sapere guardare a tutto quello che si muove al di là dell’alleanza Pd-M5S e sinistra per evitare di creare alleanze dall’altro lato che mettano in difficoltà chi sta da questo lato”. Diverso il caso di Italia Viva che Cracolici archivia così: “Considerando che Faraone è candidato parlare di Italia Viva è solo un modo per non discuterne”. 


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