PALERMO – “Un Angelo che prega per noi”. Queste le parole pronunciate dal parroco della chiesa di Santa Maria la Nova, a Palermo, nel quartiere della Vucciria, nella quale questa mattina si sono svolti i funerali del piccolo Bryan Puccio, il bambino di quattro anni morto annegato il 2 giugno a Termini Imerese. La comunità della Vucciria si è riunita attorno alla famiglia del piccolo per l’ultimo saluto. “Bryan è un angelo vivace che prega per noi – ha continuato il parroco -. L’ho battezzato in questa chiesa e sono stato proprio io il suo padrino. In questo posto bellissimo nel quale ti trovi adesso veglia su tutti noi”.
La dinamica della tragedia
In una chiesa piena degli amici della famiglia Puccio, la piccola bara bianca era al centro dell’altare, con accanto le fotografie di Bryan che i suoi genitori hanno scelto e che mostrano un bambino vivace, sorridente e felice. La tragedia si è consumata nel mare della zona industriale di Termini Imerese nel giorno della Festa della Repubblica. Bryan era andato in spiaggia con i genitori che a un certo punto lo hanno visto galleggiare in acqua. Portato d’urgenza in ospedale, i medici hanno cercato di rianimarlo ma per il piccolo non c’è stato nulla da fare. All’uscita della bara dalla chiesa sono state liberati dei palloncini bianchi, una ventina di colombe e un grande rosario bianco e azzurro tra gli applausi e le lacrime degli amici della famiglia Puccio.