Commando armato irrompe nel locale: imprenditore italiano sequestrato in Ecuador - Live Sicilia

Commando armato irrompe nel locale: imprenditore italiano sequestrato in Ecuador

Sono entrati a voto scoperto, con i mitra in mano e hanno portato via l'uomo
LE RICERCHE
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Un italiano è stato sequestrato in Ecuador. L’ambasciata d’Italia a Quito, in contatto con il ministero degli Esteri, sta seguendo la situazione.

L’italiano rapito in Ecuador si chiama Panfilo Colonico, chef originario di Sulmona, in provincia dell’Aquila, che si è trasferito all’estero da poco più di due anni. Prima dell’Ecuador, Colonico era stato in Canada dove aveva aperto un’impresa di costruzioni. Nel pieno del periodo di lockdown, quando tutto il mondo era bloccato e non era consentito di spostarsi da un Paese all’altro, il sulmonese decise di aprire un ristorante italiano a Guayaquil, capitale commerciale dell’Ecuador, “Il sabore mio”.

Secondo i media ecuadoriani Colonico, noto anche col nome di Benny, aveva aperto nel 2020 il ristorante ‘Il Sabore Mio’.

Il quotidiano ‘El Universo’ riferisce che il rapimento è avvenuto ieri sera e che “la polizia ha attivato le ricerche dopo che è diventato virale un video diffuso via Twitter dalla giornalista Alina Manrique Cedeño in cui si osserva l’ingresso di uomini armati vestiti di nero entrare nello stabilimento per prelevare l’italiano che non oppone resistenza”. Nelle immagini, oltre agli autori del sequestro, si vedono anche due persone, apparentemente poliziotti, che non intervengono, ma sembrano partecipare all’operazione come ‘pali’. Da parte sua il portale di notizie Primicias sostiene che il nome di Panfilo Colonico ha cominciato a circolare nelle cronache per vicende di carattere sentimentale con varie note presentatrici del mondo dello spettacolo.

Le telecamere del ristorante di Panfilo Colonico hanno ripreso le fasi del sequestro. Dalle immagini si vedono due persone a volto scoperto, con i mitra in mano, che entrano nel locale indossando la divisa di polizia. Un terzo, anche lui armato, resta all’esterno con il casco indosso. Pochi secondi e le telecamere riprendono lo chef che viene accompagnato fuori dal ristorante da uno dei sequestratori, senza opporre resistenza.

“Seguiamo con apprensione quanto sta accadendo e sono in costante contatto con la Farnesina che da subito si è attivata. La situazione nel Paese sudamericano è molto delicata”. Ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, a proposito del rapimento in Ecuador dello chef originario di Sulmona.

Al momento del rapimento sono le 16:32 di venerdì a La Garzota, mentre in Italia erano le 23:32. Sono stati i dipendenti disorientati e preoccupati a dare l’allarme cercando anche di contattare tutti gli italiani che lo conoscevano affinché avvisassero i familiari. Da quel momento è partito il tamtam con i principali siti on Line dell’Ecuador che hanno riportato la notizia del suo rapimento.

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