CATANIA – Intervento di Confcommercio Catania a proposito dei parcheggi Sanzio e piazza Lupo. Definiti dall’associazione di categoria, due occasioni sprecate.
“Non possiamo definirle diversamente se si considera l’idea di progetto elaborata nel 2002 dalla Giunta Scapagnini”. A parlare sono il presidente Pietro Agen ed il vice direttore provinciale Francesco Sorbello.
I parcheggi
“I due parcheggi attualmente previsti prevedono, infatti, complessivamente circa 465 stalli auto contro i contro i 1518 della proposta Scapagnini – proseguono -. Ma anche qualitativamente i progetti di allora avevano un qualcosa in più. I parcheggi erano previsti totalmente interrati e le superfici pubbliche sovrastanti, libere da auto, venivano restituite interamente a piazza e verde attrezzato, mentre con le attuali scelte le auto restano in superficie.
Ed ancora: “Nello specifico in piazzale Sanzio il parcheggio si sarebbe potuto sviluppare su due piani interrati per 1080 posti auto e 40 posti bus. Con stazione autolinee in superficie, invece degli attuali 315 stalli in superficie. Prevedendo anche opere per una semplificazione della circolazione automobilistica dell’incrocio di via Vincenzo Giuffrida e vialele Raffaello Sanzio.
Per quanto attiene piazza Lupo, sempre secondo il progetto Scapagnini, il parcheggio si sviluppava su una area di 3000 metri quadri in 4 livelli di approfondimento, per una profondità di scavo di circa 12 metri. Ottenendo una capacità di sosta per 438 posti auto, invece degli attuali 150 stalli in superficie.
Dei quattro piani interrati i primi tre venivano concepiti in maniera tradizionale, il quarto piano interrato lo si pensava automatizzato garantendo un utilizzo dello spazio molto efficiente.
È ancora possibile evitare in piazza Lupo l’errore di piazzale Sanzio.
Il modello Barcellona
Concludono i vertici di Confcommercio: “Puntiamo alla qualità attuando anche a Catania il modello Barcellona dove i parcheggi furono realizzati lì dove occorrevano, come nell’area antistante la cattedrale e lungo il waterfront pienamente interrati.
Realizzare parcheggi per solo un terzo di ciò che era possibile ottenere è una occasione sprecata. Se si considerano anche i dati contenuti nell’ultima proposta di PRG, quella elaborata dall’Università di Catania ed arrivata in Consiglio Comunale nel 2012. Allorché si rilevava un “deficit servizi di quartiere” pari a 2,7 milioni di metri quadri. Di cui ben 366 mila riferite ai soli parcheggi e 1,7 milioni al verde.
È del tutto evidente che siamo di fronte ad una Città che presenta un grave deficit di parcheggi. Ed il deficit è ancora più evidente nel centro storico e in gran parte dell’area urbana consolidata, quelle con alta densità residenziale ed ove gravitano anche gran parte delle attività commerciali e direzionali: in queste si rilevano ben 1,8 milioni di mq. di deficit di servizi.
In conclusione avere le aree in superficie occupate da auto e nel contempo meno posti auto sembra un limite che stride con il principio di qualità degli interventi pubblici. Sarebbe il caso aumentare i momenti di confronto programmatici prima di procedere in un modo che non esitiamo a definire avventato“.