Parco dei Nebrodi, scoppia la polemica: | "Illegittima la nomina del commissario" - Live Sicilia

Parco dei Nebrodi, scoppia la polemica: | “Illegittima la nomina del commissario”

Interrogazione "bipartisan" all'Ars
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Una nomina illegittima. Una gestione clientelare e inefficiente. Con queste accuse, un gruppo di parlamentari all’Ars ha puntato l’indice contro Antonino Ferro (nella foto), commissario straordinario dell’ente parco dei Nebrodi.
Una interrogazione “bipartisan”, infatti, dove, tra i firmatari, trovano spazio non solo i deputati del Pdl (tra cui Scoma, Torregrossa e Lattuca), ma anche esponenti di partiti della maggioranza come Marco Forzese dell’Udc e Giuseppe Federico dell’Mpa, oltre ai rappresentanti del gruppo misto Scammacca, De Luca e Fiorenza.

E l’interrogazione è molto dura. La gestione del Parco dei Nebrodi viene infatti indicata come un “esempio negativo, un vero disastro amministrativo, un incredibile sperpero di denaro pubblico”. E il documento prosegue: “La più grande area protetta della Sicilia non è riuscita in questi ultimi anni  a portare avanti alcuna programmazione ed ipotesi di crescita. Sono poco più che proclami i  ricorrenti richiami a obiettivi di conservazione, di recupero, di promozione economica e turistica, di formazione e di educazione nel Parco dei Nebrodi”.

Ma l’interrogazione sembra avere un obiettivo preciso: “La nomina dell’attuale commissario straordinario – si legge –  avvenuta nel  febbraio  del  2009, è senza  dubbio figlia dei criteri di spartizione politica delle cariche. Il commissario ricopre questo delicatissimo compito al di fuori   delle regole. L’attuale commissario straordinario del Parco dei Nebrodi è stato inserito in maniera fittizia in un  gabinetto regionale, scavalcando i più  elementari  principi della meritocrazia, l’unica attività che realmente svolge è quella di   commissario straordinario dell’ente Parco dei Nebrodi e nessun altra  mansione è a lui affidata”.
Il commissario del Parco dei Nebrodi, Antonino Ferro, in effetti, non è un dirigente regionale, ma un membro della segreteria particolare dell’assessore alla Cultura Uccio Missineo. Secondo i deputati, quindi, non potrebbe ricoprire quel ruolo, in quanto non facente parte a tutti gli effetti del personale della Regione (è, di fatto, un esterno).
“I commissari straordinari – spiega Giovanni Bologna, dirigente generale del Dipartimento Funzione pubblica e personale – in genere sono dipendenti regionali perché svolgono un ruolo ‘sostitutivo’ rispetto alla Regione. Ma è anche vero che alcuni enti possono regolarsi autonomamente”.

In effetti, il principio sottolineato da Bologna è confermato dalla stessa legge istitutiva del parco dei Nebrodi (la 98/81) che recita: “La gestione dell’Ente parco è assicurata dall’Assessore regionale per il territorio e l’ambiente che vi provvede a mezzo di un commissario straordinario, scelto tra i direttori regionali, i dirigenti superiori e i dirigenti dell’Amministrazione regionale, che esercita le funzioni sino alla data di insediamento del presidente”.
Non si fa menzione a membri di segreterie particolari o degli uffici di gabinetto. I deputati, quindi, chiedono “la testa” di Ferro e hanno chiesto all’assessore Sparma un chiarimento su una gestione che coinvolgerebbe, insieme al commissario,  una “pletora di componenti di comitati, incarichi di esperti, collaborazioni professionali, consulenze di supporto  tecniche e legali e infine, seppur necessari ma al tempo stesso scelti con criteri e logiche ‘spartitorie’, i componenti di nucleo  di valutazioni e revisione contabile”.


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