Pari all’italiana con l’Inter cinese |Adesso serve un bomber vero - Live Sicilia

Pari all’italiana con l’Inter cinese |Adesso serve un bomber vero

Il Palermo soffre ma esce indenne dal “Meazza”. Il mercato deve dare risposte confortanti.

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PALERMO – Pari all’italiana contro l’Inter cinese. Si può riassumere così la prova del Palermo al “Meazza”. Un 1-1 oggettivamente insperato alla vigilia, che arriva in virtù di quel pizzico di buona sorte che in alcuni frangenti della passata stagione era mancato. A tenere a galla la squadra di Davide Ballardini è stato un episodio, ovvero il tocco di Santon sulla conclusione di Rispoli destinata a spegnersi in maniera docile tra le braccia di Handanovic. Va bene anche così, in questo periodo di vacche magre. L’ultima recita di un gruppo ancora alle prese con prove tecniche e condizionato dal mercato porta in dote un pari molto più che prezioso. Da domani è necessario voltare pagina, facendo tesoro della tranquillità garantita da un risultato che permetterà a Ballardini di lavorare nelle prossime due settimane senza l’assillo di dover sbloccare lo zero alla voce punti conquistati.

Il tutto, all’alba di tre giorni di mercato fondamentali per coprire falle evidenti, soprattutto in fase di palleggio: l’approdo di Bruno Henrique, in tal senso, rappresenta ossigeno allo stato puro per la manovra rosanero. Nonostante la buona prova dei singoli, lascia a desiderare anche la tenuta difensiva: opinabile la scelta di schierarsi a zona, per esempio, sui calci piazzati. Retroguardia ancora a caccia di un leader, chissà che non possa essere quel Giancarlo Gonzalez alla ricerca di una squadra per svestire il rosanero in extremis. La risposta arriverà a stretto giro di posta. Quasi straziante, invece, l’inconsistenza dell’attacco: Nestorovski ci mette impegno ed entusiasmo, Balogh esce dal campo dopo aver riportato una ferita. Se l’impegno è indiscutibile, la resa è pressoché nulla. Al di là di chi potrà arrivare (Balotelli?), serve una punta dai gol sicuri. Non solo Diamanti: la corsa alla salvezza non può prescindere dalla presenza di un bomber.

Oltre al primo punto stagionale, il pari contro l’Inter porta in dote un’accresciuta organizzazione in fase di non possesso e una migliore condizione rispetto alla prima casalinga col Sassuolo, gara contraddistinta dal divario atletico sin troppo netto tra le contendenti, complice l’avvio di stagione anticipato degli emiliani per gli impegni in Europa League. Mercato e lavoro per arrivare pronti all’appuntamento con un settembre di fuoco: quattro gare in due settimane, con il doppio confronto con Napoli e Juventus al “Barbera” intervallato dalle trasferte salvezza sui campi di Crotone e Atalanta. Alla luce di un calendario tutt’altro che semplice, il pari maturato a San Siro vale moltissimo ma non deve illudere sulla qualità di un gruppo da rinforzare. Adesso tocca a Zamparini e Faggiano: nelle prossime 72 ore i fari saranno inevitabilmente puntati sulle loro mosse.


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