Parla Tamajo: "Resto in Forza Italia e ringrazio Schifani, a Mulè dico..."

Parla Tamajo: “Resto in Forza Italia e ringrazio Schifani, a Mulè dico…”

L'assessore sospeso dal partito dice la sua a LiveSicilia.it
L'INTERVISTA
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2 min di lettura

Assessore Tamajo, come sta?
“Alla grande, ieri abbiamo festeggiato il compleanno di mia madre. C’era tutta la famiglia riunita”.

E cosa avete mangiato?, scusi la curiosità gastronomica.
“Paccheri con pescespada e melanzane, mia moglie li cucina in modo eccezionale”.

Avrà saputo, tra una forchettata e l’altra, del fatto di essere stato sospeso da Forza Italia, con il consigliere Ottavio Zacco, per un comizio che non è piaciuto all’onorevole Giorgio Mulè…
“Io non ho mai fatto dichiarazioni, meno che mai polemiche, dopo le Europee. Non ho mai lanciato nessuna Opa sul partito. Sono qui, sto lavorando per la Sicilia, come sempre. Siamo in viaggio per Augusta, sono giorni importanti”.

A proposito di partito e leadership: Gianfranco Micciché ha parlato di lei, in una intervista con noi, dicendo che la ‘timpulata’, secondo lui, è corretta.
“Lo conosco molto bene, ma lascerei perdere. Gianfranco sappiamo chi è. Eravamo amici, solo che, per essere amici suoi, bisogna dargli sempre ragione e non contraddirlo mai. Io sono abituato al confronto. Solo un dettaglio vorrei sottolineare”.

Prego.
“Miccichè è uno che sfascia tutto, ci stava riuscendo pure alle ultime comunali. Ci siamo impegnati, io, il nostro gruppo e Giulio Tantillo, per creare una coalizione di centrodestra. Ora c’è il presidente Schifani e il sindaco Lagalla. Forza Italia è il primo partito a Palermo e prende il venti per cento in comuni, cito Partinico, dove con Miccichè eravamo al quattro. Non vale nemmeno la pena di discuterne”.

Il presidente Schifani ha difeso con forza lei e Ottavio Zacco. Se lo aspettava?
“Certo, l’ho ringraziato personalmente poco fa, al telefono. Il presidente ha dimostrato che il discorso umano viene prima di tutto, come la stima e l’affetto per le persone, insieme alle buone ragioni. Una dote rara in politica, indice di serietà. Lui ce l’ha”.

Lei resterà in Forza Italia?
“Assolutamente sì, non mi sfiorano altri pensieri né mi hanno mai sfiorato. Rimango perché questo è il nostro mondo che deve crescere ancora, dopo avere raggiunto risultati eccezionali”.

Cosa direbbe a Giorgio Mulè?
“Lasciamo stare pure Mulè. Ricordo che mi chiamava ogni giorno, quando era candidato. Lo invito per il tesseramento. Speriamo che venga. Abbiamo chiesto la revoca del provvedimento, vedremo. In ogni caso, Forza Italia è di chi lavora minuto dopo minuto, non di chi si presenta in campagna elettorale e poi sparisce”.

Lei, dunque, crede in Forza Italia?
“Sì, è una comunità piena di valori. C’è Caterina Chinnici con il suo impegno antimafia, ci sono tanti che si spaccano la schiena per raggiungere grandi traguardi. Le polemiche e le sciocchezze non ci appartengono. Noi lavoriamo per un partito unito, giovane, moderno e riformista”.


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