Trenta giorni dopo l’apertura della crisi, giura il nuovo governo guidato da Giuseppe Conte. E volta subito pagina. Lo fa con i volti e i toni dei nuovi ministri di Pd e Leu che affiancano una delegazione M5s molto rinnovata. Ma soprattutto lo fa con i primi atti in Consiglio dei ministri. Il premier raccomanda ai suoi ministri “leale collaborazione”, per archiviare la stagione gialloverde dei “conflitti” e delle “sgrammaticature istituzionali”. Luigi Di Maio e Dario Franceschini promettono, a nome delle rispettive “delegazioni”, che ci si parlerà di più e si concorderanno le singole misure.
Poi tutti insieme, premier e ministri, danno il primo “schiaffo” politico a Matteo Salvini, con la decisione di impugnare una legge regionale del Friuli Venezia Giulia, regione a guida leghista, per alcune norme “discriminanti” verso i migranti. Il Cdm si è tenuto dopo che i ministri hanno giurato al Quirinale nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Al tavolo 21 i ministri di M5s, Pd e Leu. Come primo atto, il presidente del Consiglio ha informato il Cdm di aver comunicato ieri alla presidente della Commissione Ue Ursula Von Der Leyen il nome di Paolo Gentiloni come membro italiano della nuova commissione.
Il Consiglio dei Ministri ha conferito le deleghe di sottosegretario alla presidenza del Consiglio a Riccardo Fraccaro. “Un grande onore, lavorerò con grande impegno e senso di responsabilità al servizio delle istituzioni. Il Governo attuerà, con la massima determinazione, un programma incentrato sull’attuazione delle riforme di cui il Paese ha bisogno. La priorità sarà rafforzare le politiche espansive puntando sugli investimenti green per rilanciare lo sviluppo sostenibile”, dichiara il sottosegretario. Lunedì sarà votata la fiducia alla Camera, martedì al Senato. E Salvini annuncia la sua presenza: “Lunedì sarò in piazza a Montecitorio. In modo composto, pacifico, democratico. Contro il governo “chiamiamo a raccolta decine di milioni di italiani che non si rassegnano a questa schifezza.
È un governo che parte col minimo del consenso, è una operazione di palazzo’. Verso il nuovo esecutivo giungono apprezzamenti dall’Europa. “Penso che sia un bene che ci sia un governo chiaramente impegnato su una linea pro-Ue per trovare soluzioni comuni con il resto dell’Unione. Sono pronto a lavorare con il nuovo governo italiano”, ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans. Piazza Affari resta positiva dopo il giuramento del governo, Spread in area 150 punti.
La cerimonia del giuramento al Quirinale – Conte ha giurato per primo e ha firmato con la propria penna, che ha estratto dal taschino della giacca, e non utilizzando quella a disposizione sul tavolo. Conte, e come lui tutti i ministri, ha pronunciato la formula del giuramento, che è: “Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione”.Il primo ministro a giurare è il stato ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà. Alfonso Bonafede e Sergio Costa, confermati rispettivamente titolari della Giustizia e dell’Ambiente, hanno giurato con la mano sul cuore davanti al presidente della Repubblica. Conte, dopo il giuramento, è giunto a palazzo Chigi, accolto nel cortile dal picchetto d’onore.
Il presidente del Consiglio ha suonato la campanella, nel tradizionale passaggio che precede il primo Consiglio dei ministri di ogni nuovo governo. Il premier, che succede a se stesso, è stato accolto a Palazzo Chigi dal segretario generale Roberto Chieppa, che poi gli ha passato la campanella, che da tradizione viene consegnata da un premier all’altro. Insieme a lui anche il sottosegretario uscente alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti e Riccardo Fraccaro che gli succede a Palazzo Chigi. Tra i due una stretta di mano. “Buon lavoro e auguri al nuovo Governo e a tutti i Ministri! Ora cambiamo l’Italia”. Lo scrive su Facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti, che ha assistito al giuramento del nuovo governo dal suo ufficio in Regione Lazio.