Partinico, "in fuga dopo l'omicidio". Chi sono i due arrestati

Partinico, “in fuga dopo l’omicidio dell’anziano”. Chi sono i due arrestati

La ricostruzione dei pm e dei poliziotti della squadra mobile

PALERMO – Sono Gioacchino Leto, 35 anni, e Dario Milana, di 47, entrambi di Partinico, i due fermati per l’omicidio dell’anziano Antonino Arculeo, ucciso e poi bruciato nel tentativo di fare sparire il corpo.

Il 7 maggio scorso la macchina della vittima, scomparsa da Partinico, è stata coinvolta in un incidente autonomo ad Alcamo. Alla guida ci sarebbe stato Milana che nel frattempo si è presentato al Pronto soccorso di Alcamo per farsi curare. Si è poi allontanato.

Leto è stato convocato in commissariato, ma non si è presentato. Sosteneva di avere degli impegni di lavoro a Palermo. Gli agenti sono andati a casa sua, ma di lui non c’era traccia. La sua fiat Stilo è stata monitorata dai poliziotti della squadra mobile di Palermo agli imbarcaderi di Villa San Giovanni e l’uomo localizzato in un B&B a Lamezia Terme.

Ai poliziotti calabresi ha detto che si sarebbe presentato all’indomani in commissariato a Partinico. Cosa realmente accaduta. Leto ha accusato Milana dell’omicidio, commesso con un grosso coltello da cucina. Poi ha accompagnato gli investigatori nelle campagne di Acquedolci, dove c’era il corpo di Arculeo, bruciato e già in stato di decomposizione.

Davanti al pm si è poi avvalso della facoltà di non rispondere, mentre Milana ha respinto le accuse sostenendo di non conoscere Leto.

Tramite Gps la lancia Musa è stata localizzata in giro per le strade di Alcamo: “È verosimile che gli spostamenti rilevati corrispondano alle fase in cui gli assassini, dopo avere eseguito l’omicidio – scrive il pm nel decreto di fermo – hanno cercato del combustibile per dare alle fiamme il cadavere in modo da occultarlo”.

Il procuratore Maurizio de Lucia e il sostituto Francesca Mazzocco hanno disposto il fermo dei due indagati che passa ora alla valutazione del giudice per le indagini preliminari. Il fascicolo è stato trasmesso per competenza a Trapani.


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