Partinico, no alle unioni civili| Il consiglio boccia il regolamento - Live Sicilia

Partinico, no alle unioni civili| Il consiglio boccia il regolamento

La sinistra va all'attacco dell'amministrazione: "Siamo indignati". Il sindaco Lo Biundo: "Lasciata libertà di scelta".

PARTINICO – Il comune di Partinico, a guida Pd, dice no al registro delle unioni civili. Il consiglio comunale ha infatti bocciato a fine agosto la delibera con cui si proponeva la creazione del registro per le coppie non sposate, sulla scia di quanto già fatto da altri enti locali siciliani (tra cui Palermo) e dall’Ars che ha approvato una legge ad hoc, in attesa di esitare anche il relativo regolamento. E dire che l’atto aveva ricevuto anche il benestare della Prima commissione, ma l’Aula è stata categorica: regolamento bocciato e nemmeno rispedito in commissione, con la maggioranza andata sotto e il centrosinistra che si è spaccato.

“L’istituzione del registro delle unioni civili è diventata una realtà in moltissimi comuni d’Italia e ciò per spronare il governo nazionale a porre fine a questa gravissima violazione di diritti che il nostro Paese perpetra, incurante di tutte le sanzioni subite dalla Corte europea dei diritti umani. Partinico nostro malgrado è un’eccezione, nonostante qui il Partito Democratico, che si dichiara un partito progressista e di sinistra, vanti non solo il suo Primo cittadino tra gli iscritti ma anche parte dell’opposizione. Il Consiglio comunale ha bocciato il Regolamento che in Commissione aveva ottenuto parere favorevole”, attacca “Cambiamo Partinico”, composto dai consiglieri Valentina Speciale, Gianluca Ricupati e Giovanni Billeci. “Siamo indignati per la superficialità dimostrata dai nostri colleghi Consiglieri e dall’Amministrazione comunale di fronte ad un tema di tale importanza e siamo sicuri che non rappresentino i cittadini di Partinico”, concludono i consiglieri.

“Mi hanno informato di quanto accaduto – dice il sindaco Salvo Lo Biundo – il Pd non è il vecchio Partito Comunista, ma una nuova realtà in cui ci sono anche moderati e cattolici. La mia indicazione è stata di lasciare libertà di scelta su un tema così importante. Alcuni consiglieri vicini al Pd ma di area cattolica si sono astenuti, anche se non partecipano all’attività del Pd a Partinico, mentre i consiglieri che aderiscono al gruppo del Pd hanno votato diversamente. Si tratta di un tema su cui vanno lasciati liberi nelle scelte i gruppi o i partiti, senza imposizioni. Va comunque detto che il registro spesso viene confuso con i matrimoni tra persone dello stesso sesso, mentre sono due cose diverse”.

 


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