Passante ferroviario | Si sblocca anche la tratta B - Live Sicilia

Passante ferroviario | Si sblocca anche la tratta B

I lavori per l’unica tratta ancora ferma al palo dovrebbero partire dopo l’estate. Per la tratta A invece servirà un nuovo investimento di tre milioni di euro.

Il via a settembre
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PALERMO – Potrebbe partire a settembre il cantiere per la tratta B del raddoppio del passante ferroviario. Il secondo troncone dell’infrastruttura, che prevede il raddoppio della galleria Notarbartolo-Belgio fino a via Ugo La Malfa mediante l’impiego di una talpa meccanica Tbm, è l’unico ancora fermo al palo perché il progetto esecutivo non è stato ancora approvato. Ma il sì potrebbe arrivare entro luglio con il conseguente avvio dei lavori dopo l’estate. L’opera è affidata al consorzio di imprese Sis, lo stesso del tram.

Il progetto ha subito un brusco stop alcuni anni fa quando il Comune ha dovuto riavviare l’iter progettuale a causa dei disagi, con relative proteste, patiti dai cittadini residenti nelle zone interessate dai lavori. La variante progettuale che si è resa necessaria ha fatto schizzare i costi della tratta B di 110 milioni, per complessivi 313 milioni di euro, che sono ancora interamente da finanziare.

A conclusione dei lavori la tratta, interamente raddoppiata, sarà dotata di due ulteriori fermate, Lazio e Belgio, entrambe interrate, che si andranno ad aggiungere alla fermata Francia (attualmente in superficie, sarà in trincea scoperta) e alla stazione di San Lorenzo Colli, per cui è previsto l’abbassamento del piano del ferro attuale.

Di recente anche la tratta A, che va da Roccella alla Stazione Notarbartolo, ha subito un intoppo non da poco: gli scavi hanno lesionato alcuni palazzi nella zona delle vie Serpotta, Lascaris e D’Asaro. Una quarantina di famiglie sono già state sgomberate. I tecnici di Rfi si sono imbattuti in un imprevisto geologico: una sorta di falda di acqua e sabbia lunga una sessantina di metri.

In questo caso non sarà necessaria una variante come per la B ma si dovrà procedere con l’eliminazione dell’ostacolo con un costo imprevisto fra i tre e i quattro milioni, ai quali si dovranno aggiungere quelli necessari alla messa in sicurezza delle palazzine danneggiate. La tratta A è quella più prossima al completamento: sono già stati spesi 325 dei 360 milioni stanziati dal Po Fesr 2007/2013 e il raddoppio è pronto al 90%. Mancano giusto poche centinaia di metri e dovrebbe essere ultimata entro l’anno prossimo. La nuova fermata Vespri è prossima al completamento.

Anche la tratta C è a buon punto. Va da La Malfa a Carini e lo stato di avanzamento lavori si attesta intorno al 70%, con 156 milioni spesi sui 226 finanziati dal Pon Mobilità 2007/2013. I lavori dovrebbero finire nel 2015. La tratta sarà dotata di due nuove fermate, Sferracavallo e Capaci-Kennedy (interrata). Sommando i costi delle tre tratte si raggiunge l’iperbolica somma di 899 milioni, ai quali vanno aggiunti i 33 per il cantiere della Stazione Centrale (ormai completato pressappoco al 55%, quindi circa 18 milioni), il costo dei progetti e i salari del migliaio di lavoratori coinvolti, per un’infrastruttura che supera il miliardo di euro.

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