ROMA – Il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, ha firmato la deroga al patto di stabilità imposto alla Regione Siciliana. La conferma arriva dall’assessore regionale per l’Economia, Gaetano Armao. Grilli ha dato l’ok all’accordo raggiunto giorni fa tra Palazzo d’Orleans e la ragioneria Generale dello Stato. “Sono molto contento, è andata bene”, le parole di Armao a Livesicilia.
Si annuncia una boccata d’ossigeno, dunque, per le imprese siciliane che attendono il pagamento delle fatture da parte della Regione. La firma di Grilli consentirà lo sblocco di 600 milioni di euro da destinare a diverse voci: tra cui aziende, formazione, famiglie ed enti locali. Altri trecento milioni, invece, consentiranno di programmare parte degli impegni di spesa per il 2013.
La vicenda si conclude positivamente (“sono state riconosciute le ragioni della Sicilia”, dice Armao), dopo mesi di estenuanti trattative sulle tipologie di spesa da non contemplare nei vincoli imposti alla finanza pubblica. Tra i nodi in ballo quello relativo alla quota di fondi Fas destinata al ripianamento del debito sanitario, e quello sulle spese per il rinnovo del contratto degli addetti al trasporto pubblico locale.
Scongiurato il rischio dell’ennesimo scontro Governo-Regione. Restano in piedi, tuttavia, le divergenze sulla spesa dei fondi europei. La Regione è in pressing sul governo per ottenere alcune modifiche normative che portino all’esclusione delle risorse europee dal patto di stabilità, e addirittura si spinge a chiedere che venga raddoppiata la quota di esenzione del cofinanziamento dei fondi provenienti dall’Unione Europea. Armao ripete quanto già detto nei giorni scorsi: “Davanti all’assurda alternativa di spendere i soldi europei o sforare il patto di stabilità, il governo regionale darà priorità all’impegno dei fondi comunitari”.