CALTANISSETTA – “E’ un documento strumentale”. Così il segretario provinciale del Pd di Caltanissetta, Peppe Di Cristina, commenta l’appello dei dem che diserteranno le primarie di coalizione. E ne riduce la portata, mettendo i puntini sulle i. “È un documento strumentale, tra i 40 firmatari, risultano iscritti soltanto tre o quattro persone, è evidente che stiamo parlando di un’azione atta destabilizzare il Pd e le primarie”, spiega.
“Infatti non si capisce perché la direzione che ha individuato i candidati è stata il 2 maggio e i firmatari non hanno partecipato, Chinnici è stata scelta un mese fa e l’appello arriva a due giorni dal voto delle presidenziali”, argomenta il segretario provinciale.
“Un documento nel quale non si affrontano i problemi della Sicilia (in primis la sanità) che sembra più uno spot a Musumeci”, attacca. Poi alza il tiro. “I dati delle registrazioni in provincia di Caltanissetta sono tra i più alti in Sicilia: non accettiamo lezioni da trasformisti e pseudo dirigenti del Pd”, continua. “La federazione di Caltanissetta sostiene pienamente la linea del segretario regionale Anthony Barbagallo che dal 2 maggio ha organizzato ben 8 incontri ai quali le persone in questione non hanno mai partecipato”, conclude. La vicenda non si concluderà qui, la palla passa agli organismi di garanzia.