Pd, Sicilia in controtendenza | Cuperlo vince la sfida con Renzi - Live Sicilia

Pd, Sicilia in controtendenza | Cuperlo vince la sfida con Renzi

Gianni Cuperlo

Un risultato espressione di più di 30 mila iscritti, ma che potrebbe capovolgersi con le primarie dell'8 dicembre prossimo. Crocetta: "Si vede che è più gradito di Renzi".

i congressi nell'isola
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PALERMO – Con circa 7 punti di scarto la Sicilia consegna la vittoria nelle mani del triestino Gianni Cuperlo. E’ soltanto la prima tappa della corsa alla segreteria nazionale del Partito democratico, ma gli iscritti del Pd siciliano – in netta controtendenza con i dati nazionali – sono con lo sfidante del sindaco di Firenze Matteo Renzi. Il candidato bersaniano e dalemiano vince, almeno questa prima fase, con il 48,4 percento delle preferenze espresse dagli iscritti al Pd nei circoli di tutta la Sicilia, lo segue Renzi con il 41 e mezzo. Molto staccati gli altri due candidati alla guida dei democratici, Pippo Civati e Gianni Pittella che ottengono, rispettivamente, il 5,8 e il 4, 2 percento dei voti.

Un risultato espressione di più di 30 mila iscritti, ma che potrebbe capovolgersi con le primarie dell’8 dicembre prossimo: la fase due. Il giorno dell’Immacolata saranno i cittadini che dovranno votare il candidato segretario, con primarie aperte a tutti gli elettori e i simpatizzanti del Pd. Un terreno di scontro dove il sindaco di Firenze ha molte più chance di vincere la battaglia definitiva.
Intanto, però, Cuperlo porta a casa questo risultato – tutt’altro che scontato – in una Regione in cui gran parte del gruppo dirigente era schierato con Renzi. Fatta eccezione per Enna, dove ‘l’asso piglia tutto’ Mirello Crisafulli sosteneva il candidato ex bersaniano che ha ottenuto l’80% contro il 12,2 preso da Renzi, il giovane sindaco fiorentino dalla sua aveva (oltre, naturalmente, ai renziani Davide Faraone e Fabrizio Ferrandelli) il segretario regionale Giuseppe Lupo (areaDem), Francantonio Genovese a Messina, e anche i sostenitori siciliani del premier Enrico Letta.

Spiccano, infatti, i dati di alcune province, per esempio Agrigento, dove Cuperlo ottiene il 62,2% delle preferenze contro il 29,06 preso da Renzi. O Caltanissetta, dove il candidato triestino porta a casa il 52,2 percento contro il 34,7 del sindaco toscano. E con minore scarto Cuperlo vince anche a Catania, dove ottiene il 49,2 percento dei voti superando di più di 10 punti lo sfidante Renzi che nel capoluogo etneo prende il 37,4%.

Sono ‘renziane’, invece, le province di Ragusa, Siracusa e Trapani. In tutte e tre stravince il sindaco di Firenze, rispettivamente con il 48,9, il 53,47 e il 68,64, staccando Cuperlo a Ragusa di 11 punti, a Siracusa di 17 punti e a Trapani di ben 42 punti. Ma la provincia dove Matteo Renzi ha sbaragliato gli avversari è proprio Messina: il sindaco fiorentino porta a casa quasi il 70 percento (67,24) contro il 19,80 ottenuto da Gianni Cuperlo.

E poi c’è Palermo. Una sorpresa il risultato nel capoluogo siciliano, dove la fase congressuale di queste primarie per l’elezione del segretario nazionale del Pd si chiude con un sostanziale pareggio a pochi giorni dal risultato provinciale, che ha eletto alla guida del Pd palermitano Carmelo Miceli, ‘renziano’ vicino a Davide Faraone, contro il candidato ‘cuperliano’ vicino ad Antonello Cracolici Antonio Rubino. Anche quella competizione ha rivelato qualche sorpresa, con un risultato tutt’altro che sbilanciato dalla parte di Miceli. Stessa ‘formazione’ alle spalle, sta volta è difficile affermare che a vincere a Palermo sia stato Renzi: con soli 3 voti di scarto, infatti (2007 contro 2004), il sindaco di Firenze incassa il 46 percento delle preferenze, ma è seguito a ruota da Cuperlo che ottiene, invece, il 45,9. “Un risultato clamoroso che ribalta i pronostici – commenta il responsabile dei comitati ‘per Cuperlo segretario’ Antonio Rubino – , viste le aspettative della vigilia e gli schieramenti in campo”. Ma il neosegretario provinciale rilancia: “Vince il Pd che cerca il più ampio coinvolgimento dei cittadini nel rinnovo dei suoi organismi e della sua azione politica. Il nostro lavoro – dice Miceli – continua in vista delle Primarie dell’8 dicembre. Il traguardo di questa intensa fase congressuale che ha animato le nostre assemblee sarà la celebrazione di una vera festa democratica”.

IL COMMENTO DI CROCETTA
“Vince chi vince. Si vede che Cuperlo è più gradito di Renzi in Sicilia. Chi voterò? Ancora non l’ho deciso. Da presidente della Regione vorrei evitare ancora polemiche e vorrei lavorare di più per l’unità del partito”. Lo ha detto il governatore siciliano Rosario Crocetta, presente alla manifestazione per la solidarietà al pm Nino Di Matteo, a proposito dei dati in Sicilia sulla convenzione del Pd.



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