CATANIA – “Abbiamo assistito inermi, ieri e per l’ennesima volta, allo sgombero di piazza della Repubblica perpetrato contro povera gente che non ha nulla, se non una coperta e pochi effetti personali. Questo sgombero è stato oggi però è più duro rispetto ai precedenti, perché l’amministrazione comunale ha agito con un impressionante dispiego di mezzi: sia la Polizia Municipale, sia l’impresa che svolge il servizio di raccolta dei rifiuti”, lo dice il vice segretario del Pd etneo Angelo Petralia. “Si è trattato di un incredibile uso della forza contro gli ultimi messo in atto dall’assessore all’Igiene urbana, che non dovrebbe affatto occuparsi di tematiche che riguardano i Servizi Sociali, in considerazione del fatto che in piazza della Repubblica c’erano “poveri” e non certo rifiuti”, aggiunge. Poi fa una panoramica sulla situazione degli ultimi a Catania.
Il dramma degli ultimi
“Il drammatico tema della “ultimi”, acuito negli ultimi anni a causa della pandemia, non può essere trattato con gli sgomberi. Il decoro urbano non può calpestare il decoro sociale. Come Partito Democratico riteniamo che un’amministrazione comunale debba certamente affrontare le tematiche del decoro urbano per rendere una città pulita e confortevole e per assicurare ai residenti un contesto dignitoso e sicuro, ma ciò dovrà avvenire solo nel momento in cui, di concerto con chi si occupa degli ultimi, ha trovato una soluzione dignitosa e sicura per le persone costrette a vivere in strada, loro malgrado.
L’assessore all’Igiene urbana millanta “sistemazioni “ che non esistono, ma Catania è l’unico capoluogo di un’area metropolitana d’Italia che non ha un dormitorio pubblico”, accusa.
L’accusa all’amministrazione
“La verità è che questa amministrazione incapace, passerà alla storia come l’amministrazione che ha mostrato i muscoli ai più deboli, perché incapace di affrontare i problemi reali. Sui poveri della nostra città, l’amministrazione comunale, con i suoi Servizi sociali e con le associazioni che si occupano della povertà, trovi una soluzione dignitosa per chi non ha nulla e che da stanotte occupa con altre tende e altre coperte una zona diversa della città: il problema non si elimina con gli sgomberi, ma con la integrazione e con la politica, quella che al Comune di Catania non si vede da diversi anni”, conclude.