Pd, i ribelli incontrano Taruffi: “Trasparenza sull’assemblea”

Pd, i dissidenti incontrano Taruffi: “Trasparenza sull’assemblea”

Il confronto e le richieste
L’assemblea
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PALERMO – Prove tecniche di dialogo nel Partito democratico siciliano che oggi riprenderà la sua assemblea per il voto sulle regole per il congresso di primavera. Una delegazione dei ‘ribelli’ contrari alla linea de segretario regionale Anthony Barbagallo, sostenitori delle primarie aperte, ha incontrato il responsabile organizzativo nazionale del partito Igor Taruffi.

L’incontro

L’incontro si è tenuto nelle stanze dell’Astoria Palace Hotel di Palermo, dove oggi dovrebbero riprendere i lavori dell’assemblea. Il faccia a faccia con Taruffi è stato preceduto da una lettera firmata da 14 esponenti di punta del partito, con la quale si chiede all’inviato della segretaria Schlein “massima trasparenza nelle procedure di voto” dell’assemblea.

I dissidenti hanno chiesto che venga insediato al momento dell’avvio ai lavori un Ufficio di Presidenza. E che vengano nominato “almeno quattro scrutatori rappresentativi di tutte le componenti del partito”.

I componenti dell’assemblea

Lo schieramento contrario a Barbagallo ha poi posto sul tavolo di Taruffi un calcolo molto dettagliato sull’esatto numero dei componenti dell’assemblea. Secondo i calcoli dei ‘ribelli’ gli aventi diritto al voto sarebbero 365, con l’asticella della maggioranza assoluta che si alzerebbe di conseguenza a quota 183.

Altro modo da dirimere quello della partecipazione online. Nelle sedute precedenti l’Assemblea regionale è stata convocata in modalità mista (presenza e online). E “oltre ai componenti effettivi si sono collegati anche altri dirigenti di partito non facenti parte della stessa”, hanno fatto rilevare i firmatari della lettera che “per evitare che possano insorgere incertezze sugli aventi diritto al momento della votazione” hanno chiesto che i componenti dell’Assemblea si possano collegare in un’apposita piattaforma separata, con tanto di documento di riconoscimento.


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