Tira aria di resa dei conti, nel Pd. Questo pomeriggio si svolgerà in via Bentivegna, a Palermo, una delle più delicate direzioni provinciali che la storia recente del partito ricordi. Da un lato il segretario regionale Giuseppe Lupo, che detiene la maggioranza dell’assise, dall’altra i filogovernativi che appena due giorni fa hanno presentato una mozione di sfiducia, all’indirizzo del segretario, per evitare la rottura definitiva col Terzo polo in vista delle amministrative di primavera.
Un momento delicato per un Pd che si prepara a un tutto contro tutti, uno scontro all’arma bianca dagli esiti incerti e dalle conseguenze imprevedibili. L’ordine del giorno riporta un solo punto, peraltro assai generico: “Elezioni amministrative”. Ma la presenza del coordinatore della segreteria di Bersani, Maurizio Migliavacca (nella foto), e del responsabile nazionale per gli Enti locali, Davide Zoggia, dà l’idea di quanto i nervi siano tesi perfino a Roma. La presenza di due big di tale caratura non si spiegherebbe, infatti, se non col tentativo di Bersani di dare man forte a Lupo, la sua longa manus siciliana, in un frangente difficile come questo, vista anche la batosta rimediata dai democratici a Genova.
Non si sa se verrà presentato qualche documento o se si arriverà a una votazione, ma è chiaro che la direzione è stata convocata per obiettivi precisi che la prudenza invita a non rivelare prima. Qualcuno prevede botte da orbi, per altri Lupo proverà a forzare la mano tentando di mostrarsi forte e saldo sulla sua poltrona, proprio mentre il partito verifica la fattibilità di una convocazione dell’assemblea regionale che potrebbe sfiduciarlo. Qualunque sia l’esito, però, il Pd ne uscirà lacerato e diviso, con le ossa rotte, proprio alle porte delle primarie e di una competizione elettorale che si preannuncia tutta in salita.
