Pd verso il no a Ferrandelli |Più vicino il dialogo con Orlando - Live Sicilia

Pd verso il no a Ferrandelli |Più vicino il dialogo con Orlando

In direzione circola un documento che chiude all'ex deputato regionale. Discussione aggiornata al 5

Amministrative di Palermo
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PALERMO – Il Pd palermitano riparte dal centrosinistra. Su una strada che potrebbe portare il partito verso un avvicinamento a Leoluca Orlando per le prossime amministrative. Nella direzione provinciale convocata oggi pomeriggio, dopo un lungo dibattito che ha seguito la relazione del segretario Carmelo Miceli, ci si apprestava votare un documento, ma la discussione è stata sospesa e rinviata al 5 gennaio per proseguire il confronto.

Il documento, sui cui convergevano diverse anime del partito, parlava di aprire il confronto con tutte le forze politiche, partire dal centrosinistra, ma chiudeva ai candidati “che si sono autoesclusi Pd”. In sostanza quella che sembra una chiara bocciatura dell’ipotesi di convergenza con il “ribelle” Fabirizo Ferrandelli, non espressamente nominato, intenzionato a correre con una candidatura civica e senza simboli di partito. Una soluzione su cui convergerebbero, seppur con sfumature diverse, quasi tutte le anime del partito: in testa Areadem di Giuseppe Lupo, da sempre il più dialogante con Orlando, ma anche l’area che fa capo ad Antonello Cracolici e pure esponenti della minoranza come Pino Apprendi. A frenare, invece, sarebbero a quanto si apprende dai rumours di partito proprio i renziani, che con l’attuale segretario provinciale Miceli hanno ingaggiato in questi anni uno scontro senza frontiere con Orlando.

La direzione di oggi, insomma, potrebbe essere il preludio di una marcia di avvicinamento verso il sindaco uscente, un epilogo che diverse anime del partito auspicano. Sempre che davvero Orlando voglia chiudere un accordo col Pd, cosa che fin qui il sindaco ha negato.

L’altra strada possibile sarebbe quella delle primarie di coalizione. La via dei gazebo era stata tracciata nelle scorse settimane dal segretario regionale Fausto Raciti che aveva anche indicato un timing, ma tutto poi abortì. Ora il Pd dovrà confrontarsi con gli alleati per decidere il da farsi.


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