PALERMO – Un ritorno ormai certo, e un debutto imminente. Le ultime elezioni regionali, e, anche, l’epilogo del governo Lombardo, potrebbero portare alla Camera due nuovi deputati tra le fila del Partito delle libertà. A dire il vero, non sarebbe nuova affatto la presenza di Francesco Paolo Lucchese, ex deputato Udc passato nel 2008 tra gli azzurri. Sarebbe una “prima volta”, invece, quella di Eugenio Randi, ex assessore di Diego Cammarata.
E se per Lucchese, come detto l’ingresso in parlamento è ormai certo, per Randi sarà necessario attendere un “ex amico” come Nino Lo Presti. Nominato da Lombardo membro del Cga, infatti, il deputato passato a Futuro e Libertà, sarà costretto ad abbandonare lo scranno di Montecitorio per questi ultimi mesi di legislatura. Una decisione che verrà ufficializzata entro l’anno.
Lucchese, invece, 77 anni, tornerà a Roma grazie al successo ottenuto alle ultime elezioni regionali dall’ex presidente della provincia di Agrigento e attualmente deputato nazionale Enzo Fontana. Un successo che lo porterà, evidentemente, a optare per il posto a Sala d’Ercole nel gruppo Pdl. Lucchese, che negli ultimi mesi si è avvicinato al “Partito dei siciliani-Mpa” di Lombardo, è il primo dei non eletti. Lo è in seguito a un massiccio scorrimento della lista azzurra, dove erano immediatamente subentrati, dopo il voto, Alessandro Pagano e Gabriella Giammanco, visto che ai primi due posti della lista erano presenti Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, che hanno optato per l’elezione in altri collegi.
Qualche mese dopo, nuovo “slittamento”. Stavolta, però, a far muovere la lista del Pdl è un evento luttuoso: la morte prematura di Gaspare Giudice, infatti, apre le porte del parlamento nazionale, nell’aprile del 2009 a Giacomo Terranova. Che verrà seguito, alla fine del 2011 da Giampiero Cannella. Il suo approdo a Montecitorio, infatti, è “figlio” dell’elezione di Totò Cristaldi a sindaco di Mazara del Vallo.
Adesso, come detto, l’approdo di Fontana a Palazzo dei Normanni consentirà a Lucchese di tornare in quel parlamento dove ha “abitato” già nelle ultime tre legislature.
Ma, come detto, la lista potrebbe slittare fino alla posizione “19”, quella occupata da Eugenio Randi. Ex assessore al Comune di Palermo già nel periodo tra il 2001 e il 2007, poi nuovamente tra il 2007 e il 2008 (all’Edilizia privata), e per finire tra il 2010 e il 2012 (delega alle risorse immobiliari, beni confiscati e autoparco), Randi, finito nell’occhio del ciclone qualche anno fa per la scelta di andare in pensione ad appena 53 anni attraverso la legge “104”, attende la decisione di Nino Lo Presti, deputato che adesso milita tra le fila di Futuro e libertà per l’Italia.
Scelto come membro “di nomina politica” al Cga, Lo Presti ha spiegato: “Attendo la registrazione del decreto di nomina, quindi dovrò prestare giuramento. A quel punto, mi dimetterò”. E i tempi sembrano anche abbastanza stretti: “Penso che entro un mese – aggiunge Lo Presti – sarò anche formalmente un membro del Cga, quindi dovrò lasciare la Camera dei deputati”. E lascerà quel posto a Eugenio Randi, l’ex assessore di Cammarata.