“Desidero informare i cittadini che già dal pomeriggio di ieri sono stato in contatto con il comando dei vigili del fuoco, con i commissari dell’Amia ed il comando dei vigili urbani, per monitorare la situazione relativa all’incendio scoppiato alla discarica di Bellolampo” ha detto il sindaco Leoluca Orlando in una nota.
“Il nucleo Nbcr (Nucleare-Biologico-Chimico-Ragiologico, ndr) dei Vigili del Fuoco ha costantemente monitorato la qualità dell’aria per verificare se dall’incendio si stesse sprigionando diossina, cosa che per fortuna non è avvenuta, anche se è ovviamente innegabile il peggioramento della qualità dell’aria nelle zone limitrofe alla discarica e nei quartieri della zona ovest della città. Il progressivo spegnimento delle fiamme e il loro soffocamento, sta lentamente riportando la qualità dell’area entro limiti accettabili”.
“Nelle prossime ore – ha aggiunto il primo cittadino – insieme con i commissari dell’Amia, verificheremo i tempi di riattivazione della stessa vasca e quindi di riprendere il conferimento dei rifiuti”.
“Questo incendio rilancia il tema della raccolta differenziata che permetterà di ridurre in modo considerevole l’apporto di rifiuti in discarica. Un motivo in più per far di tutto perché l’Amia non fallisca e perché nei tempi più brevi possibili possa tornare sotto il controllo dell’amministrazione comunale che, così come intende fare per le altre partecipate – conclude la nota – vuole rilanciarne la funzione di servizio ai cittadini”.
E oggi pomeriggio il sindaco ha precisato:
“Credo utile sottolineare che in questo momento non sono io l’amministratore dell’Amia perché la stessa è gestita da Commissari nominati dal Ministero a seguito dell’avvio della procedura fallimentare. E’ bene che tutti i cittadini sappiano che in questo momento il Comune di Palermo, pur essendo proprietario e soggetto finanziatore, non ha il controllo dell’azienda. E io, pur non essendo amministratore, mi sto occupando da ieri di questa emergenza legata all’incendio di Bellolampo, che rischia di aggravare una situazione già ai limiti della sostenibilità”.
