Perinetti: "Iachini ottimo | Bari da non sottovalutare" - Live Sicilia

Perinetti: “Iachini ottimo | Bari da non sottovalutare”

"Spero che il Bari trovi una soluzione alternativa per risolvere i problemi economici. La partita di sabato? Non dobbiamo sottovalutare i biancorossi”.

Il direttore dell'area tecnica
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PALERMO – Per Giorgio Perinetti il match di sabato è speciale. Lui, il Bari, lo ha ancora nel cuore, per un trascorso di soddisfazioni, ma anche amarezze. Nonostante la situazione economica del club pugliese sia praticamente in rosso, Perinetti non vuole distrazioni dal suo Palermo: “Bari appartiene alla storia del calcio italiano, è un serbatoio di passione – afferma il dirigente dell’area tecnica rosanero -. Mi dispiace per i tifosi e per la famiglia Matarrese, che ha dato un contributo importante in questi anni al movimento calcistico e ora che ha ritenuto opportuno fermarsi, spero che il Bari trovi una soluzione alternativa. La partita di sabato? Non dobbiamo sottovalutare il Bari”.

Perinetti parla anche di Beppe Iachini, allenatore serio e che lavora costantemente: “Allenatore realista, con una passione incredibile. Venti ore al giorno in campo. Un tecnico di valore e mi auguro che abbia fortuna. Gli siamo grati per i risultati. E con noi ha già un contratto. Siamo la terza squadra più giovane della B con elementi adatti alla A del futuro. Parlo di Stevanovic, Lazaar, Belotti e Daprelà. Non so se diventeranno campioni, ma hanno doti di rilievo”.

Belotti ieri è tornato a lavorare con il gruppo ma probabilmente non sarà del match di sabato: “Per Belotti c’era ottimismo, tant’è che si pensava di recuperarlo in breve. Gli esami hanno dimostrato che l’infortunio era molto serio. Dybala ha offerto buone prestazioni anche senza gol. Confido nella sua volontà e nel suo talento”. Tema futuro: “Oggi bisogna programmare senza le impennate o gli sbalzi d’umore di una volta, interessanti solo da un punto di vista mediatico. Zamparini condivide l’impostazione. I passi futuri? Investimenti per un progetto che preveda l’ampliamento del settore giovanile a cui viene dato, finalmente, il giusto peso. Abbassare il livello delle fasce di scelta, andare nella terza e scoprire dei talenti che si rivelino da prima. Diventare più bravi e presenti. E attenzione agli ingaggi. Retrocedendo ci siamo trovati con stipendi da A. I nuovi hanno due contratti, uno per la B e uno per la A. Precauzione doverosa”.

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