Personale regionale, nasce in Sicilia il Comparto Autonomie Locali

Personale regionale, nasce in Sicilia il Comparto Autonomie Locali

Si costituisce in seno alla CONF.A.E.L. una nuova sigla sindacale
SINDACATI
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PALERMO – Si è costituito in Sicilia, in seno alla CONF.A.E.L. (Confederazione Autonoma Europea dei Lavoratori), il Comparto Autonomie Locali. Lo comunica, dopo una breve consultazione con il segretario generale, Domenico Marrella, il segretario regionale, Mimmo Crivello, che dichiara: “Abbiamo raccolto l’appello dei colleghi della Regione Siciliana, Ignazio Martines e Pietro Martinez, che sentivano la necessità di una sigla sindacale che li sostenesse nelle loro rivendicazioni”.

Gli obiettivi del Comparto Autonomie Locali

Tra gli obiettivi del Comparto Autonomie Locali, che nasce dalla necessità di rappresentare i diritti dei lavoratori del personale regionale da troppo tempo disattesi, la valorizzazione e riclassificazione del personale, che ormai da decenni svolge mansioni superiori; la mancata contribuzione degli oneri previdenziali sugli anni a contribuzione figurativa (circa un decennio); la mancata erogazione ed anticipazione TFR, ai dipendenti facenti parte del contratto. Inoltre, allo stato attuale, la fuoriuscita del personale avviene con un inadeguato livello pensionistico: questa esigenza fortemente sentita è confermata dall’alto numero degli aderenti in appena una settimana dalla sua costituzione. 

Infatti, il personale regionale nella sua maggioranza non è soddisfatto dalla sottoscrizione dell’ultima ipotesi contrattuale che penalizza tutto il comparto, soprattutto le categorie A e B (Operatori e Collaboratori) che da tempo, per la carenza di personale svolgono mansioni superiori, e si attendevano tra le parti sedute al tavolo della contrattazione una maggiore attenzione ai percorsi di carriera

“Non resteremo a guardare”

“Pur avendo avuto gli strumenti legislativi e tecnici a disposizione, si è preferito puntare al ribasso mortificando tutti i dipendenti – hanno sottolineato Martines e Martinez – . Questo non è più sostenibile e serve una figura sindacale che scevra da dipendenze politiche possa perorare e garantire i diritti minimi dei lavoratori ad oggi più volte calpestati. Questa nascente organizzazione, ricordando ai colleghi tutti che ci si appresta alla sottoscrizione del prossimo contratto 2022-2024, non resterà a guardare.”

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