CATANIA – Una mozione per impegnare l’amministrazione a valorizzare i dipendenti e i contrattisti, per salvaguardarne, prima di tutto, la professionalità. Un impegno preciso per evitare che competenze acquisite in tanti anni di lavoro vengano perse. Lo chiedono ufficialmente all’amministrazione comunale, con un documento presentato stasera in Consiglio, i consiglieri Arcidiacono, Savarino, Nicotra, Catalano, Tempio, Musumeci, Notarbartolo, Failla, Lombardo e Viscuso alla luce dei numeri del precariato a Palazzo degli Elefanti. Un esercito di lavoratori da tutelare.
“Il personale di ruolo in servizio nel Comune di Catania, secondo il dato aggiornato al 2 maggio 2014, è composto da 3115 unità, distinte per categoria e profilo professionale – spiega Sebastiano Arcidiacono – a cui vanno aggiunti i 188 PUC che da parecchi anni prestano servizio per l’ente e che, spesso, hanno acquisito numerose competenze e professionalità di cui il Comune non è a conoscenza o, pur essendone a conoscenza, non tiene conto”.
Secondo i proponenti, sarebbero dunque numerosi i dipendenti comunali a tempo indeterminato o precari in possesso di alcuni requisiti professionali che potrebbero risultare utili. “Le politiche di valorizzazione del personale rappresentano una delle chiavi di successo per ottimizzare la qualità dei servizi al cittadino resi dalla pubblica amministrazione – continua Arcidiacono – oltre che un notevole risparmio. In un tempo di attenzione agli sprechi, la sottoutilizzazione del personale dipendente, così come l’utilizzo non al meglio delle competenze acquisite è da considerarsi tra i più grandi sprechi della P.A. a cui bisogna porre rimedio”.
Una scelta che l’amministrazione dovrebbe fare, soprattutto delle necessità sorte con la crisi finanziaria e con il Piano di riequilibrio, attraverso la costituzione di una banca dati informatica in cui inserire le competenze e le esperienze professionali dei dipendenti dell’Ente, a cui attingere in caso di necessità. “E istituendo un Albo interno dei “Formatori” – conclude il consigliere – al fine di potenziare al meglio e con notevoli risparmi di costi l’attività di aggiornamento e riqualificazione del personale del Comune stesso, estendendo l’offerta formativa anche ad altre pubbliche amministrazioni che potranno avvalersi di prestazioni a costi più contenuti rispetto a quelli di mercato, garantendo così anche nuove entrate alle casse comunali”.