Pet therapy a Catania |Così Pica aiuta i pazienti - Live Sicilia

Pet therapy a Catania |Così Pica aiuta i pazienti

La bulldog francese è uno degli animali inseriti nel programma di zooterapia.

L'iniziativa
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CATANIA – Pica è un cagnolino speciale. E’ diventato l’amico a quattro zampe di molti pazienti affetti da diverse patologie, da quelle cognitive, psicosociali e comportamentali. La bulldog francese è uno degli animali inseriti nel programma di pet therapy, conosciuta anche con il nome di zooterapia, basata sul miglioramento del rapporto “paziente-terapia-medico”. E’ accompagnata dal suo istruttore Giuseppe Fortunato e da un assistente Alessia Beffumo.

“La pet therapy non è altro che una forma di assistenza che serve da collante alla terapia medica – spiega Giuseppe Fortunato specializzato in zooterapia nell’istituto Bocalan di Barcellona, più precisamente nella TAA (Terapia Assistita da Animali) – esistono tre tipi di attività assistita dalla presenza di animali, quella ludica senza una particolare finalità medica, quella che coadiuva l’assistenza medica con l’animale che svolge determinate funzioni e quella della riabilitazione assistita.

Nella pet therapy vengono utilizzati anche cavalli, conigli e gatti, aiuta il paziente ad accettare e praticare la terapia in compagnia e interazione con l’animale. Il cane decontestualizza l’attività terapeutica, lo trasforma in gioco, in complicità attiva, lui non ti giudica, non ti guarda con occhi diversi perché sei su una sedia a rotelle a lui non interessa il colore della tua pelle e nemmeno l’età, lui e lì con te a prescindere e molti pazienti ne traggono beneficio. A Catania stiamo sperimentando questo metodo da pochissimo in strutture private, abbiamo iniziato con gli anziani e Pica svolge una funzione da terapeuta a tutti gli effetti, gioca con loro, interagisce e riesce ad entrare nelle terapie, ci sono persone anziane che dopo un ictus praticano la riabilitazione degli arti e Pica, ad esempio, riesce a farsi accarezzare facendo aprire una mano che altrimenti rimarrebbe chiusa”.

“Sono stati fatti degli studi sulla diminuzione della frequenza cardiaca, la normalizzazione della pressione sanguigna – racconta il geriatra Giuseppe Maccarrone – e quello che stiamo cercando di sperimentare qui è proprio questo, siamo in presenza di persone anziane e cerchiamo di migliorare il loro status. Pazienti con disturbi di tipo cognitivo e comportamentale hanno avuto riscontri positivi con la presenza del cane – continua Maccarrone – già dieci anni fa, al 52esimo congresso di geriatria, erano stati fatti degli esperimenti con risultati scientifici positivi. A Catania purtroppo non si fa molto sotto questo punto di vista e noi stiamo cercando di inserire la pet therapy in modo continuativo. Una struttura che ospita pazienti anziani ha adottato dei cani che pian piano si affiancheranno a Pica – conclude – e diventeranno parte integrante della terapia assistita da un animale, in questo caso, il cane”.

 

 

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